Si chiude con una multa da 1 milione di euro l'istruttoria che l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato nei confronti di Sky "per la diffusione di informazioni ingannevoli sull'aggiudicazione dei diritti calcistici delle partite del campionato di calcio di Serie A". Una partita che ha visto un ruolo attivo da parte di Tim, che in tandem con Dazn ha conteso e conquistato i diritti per il campionato, e che ha sollevato il problema delle comunicazioni inannevoli ai clienti di Sky.
La tv via satellite è finita sul banco degli imputati dell'Antitrust per una viollazione del Codice del Consumo, in particolare per avere – durante la scorsa primavera – "rappresentato una situazione di incertezza in merito all'aggiudicazione dei diritti della Serie A, lasciando intendere la possibilità per i propri abbonati di poter continuare a fruire dei contenuti relativi al campionato di Serie A, come accaduto nella precedente stagione".
Nella ricostruzione degli sceriffi della concorrenza, "a seguito della conclusione della gara per l'assegnazione dei diritti televisivi in esclusiva di sette partite di Serie A per ciascuna giornata, Sky Italia era al corrente di non poter offrire il pacchetto Sky Calcio nella composizione precedente. Nonostante ciò, la società ha ugualmente fornito ai suoi clienti informazioni che non consentivano di comprendere l'effettivo contenuto dell'offerta relativa al pacchetto Sky Calcio per la stagione 2021/2022, lasciando trapelare la possibilità che l'offerta potesse rimanere invariata rispetto al passato".
Dalle carte dell'istruttoria emerge che il periodo 'incriminato' è il particolare quello tra il 26 marzo 2021 (data di assegnazione dei pacchetti 1 e 3 a Dazn) e il 14 maggio, quando è stato assegnato a Sky in co-esclusiva il pacchetto 2 con tre partite a giornata. Secondo l'Autorità, era chiaro fin dall'assegnazione dei diritti televisivi esclusivi di sette partite di serie A a giornata, che Sky non avrebbe potuto fornire il pacchetto Sky Calcio composto, come in precedenza, da sette partite su dieci a giornata. "Nonostante ciò, la Società ha ugualmente fornito ai suoi clienti abbonati – sul sito web e tramite messaggi personalizzati (sms ed e-mail) – informazioni che non consentivano di comprendere l'effettivo contenuto dell'offerta relativa al pacchetto Sky Calcio per la stagione 2021/2022, lasciando invece trapelare la possibilità che l'offerta in questione potesse rimanere invariata rispetto agli anni precedenti".
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di
Aldo Fontanarosa
,
Raffaele Ricciardi
Anche dopo il 14 maggio, quando Sky ha precisato la siutazione agli abbonati, per l'Agcm le informazioni "non hanno riparato agli effetti generati dalla diffusione dei precedenti messaggi ingannevoli". E' stato necessario attendere una "campagna terminata il 1° luglio 2021", e solo allora "i messaggi sulla nuova configurazione del pacchetto Calcio, diffusi da Sky Italia in comunicazioni individuali rivolte a tutti gli abbonati, sono risultati idonei a fornire puntuali ed efficaci informazioni sugli effettivi contenuti dell'offerta calcistica". Peccato, sostiene l'Authority, che nel frattempo "il cliente già abbonato ai servizi della società, e in particolare al pacchetto Calcio, è stato orientato a mantenere il pacchetto in essere, nella prospettiva di poter usufruire della scontistica promessa per i mesi estivi ma anche, in seguito, di poter recedere senza penali".
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