ANTALYA (TURCHIA) – "Al mio omologo Lavrov ho fatto una proposta semplice. Gli ho detto: "Abbiamo entrambi uno smartphone in tasca" – e lasciamo perdere il fatto che lui ha l'ultimo modello di iPhone – "possiamo stabilire le regole per un corridoio umanitario e farlo funzionare. E sai come? Ciascuno di noi chiama i numeri che ha in memoria: i colleghi ministri, i capi di stato maggiore.


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