Nel villaggio rurale di Ozernoye, nel sud della Russia, la tomba di Maxim Khangyin è rimasta vuota. Lyudmila continua a piangerlo, ma per ora le autorità russe non le restituiranno il corpo di suo figlio. «Ci hanno detto che non lo avremo indietro fino a quando non sarà tutto finito perché non vogliono scatenare il panico», ha raccontato la donna alla Novaja Gazeta, uno dei pochi giornali indipendenti russi, prima che fosse costretto a cancellare dalla pagina web gran parte degli articoli che riguardano il conflitto in Ucraina perché il Parlamento russo ha approvato una legge che prevede fino a 15 anni di carcere per chi diffonde “notizie false” sulla guerra.Original Article

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