Pasta integrale senza rimpianti quella proposta dal pastificio La Molisana, anzi. Complice l’adozione di un marketing mix finalizzato a gratificare il palato senza incidere sulla linea di chi le consuma né sull’ambiente che ci circonda, le ‘integrali’ del pastificio di Campobasso scalano mese dopo mese la classifica nazionale delle vendite di pasta integrale collocandosi, con una quota del 16,3% a valore e del 15,6% a volume (fonte Iri, gennaio 2022), al secondo posto assoluto. “Merito, in primis, della nostra ‘expertise’ in ambito molitorio che ci ha consentito di ottenere una semola integrale di grano duro 100% italiano particolarmente ricca di proteine e di fibre strette – spiega Giuseppe Ferro, amministratore delegato de La Molisana – L’ideale per produrre una pasta integrale premium che non ha nulla da invidiare a quella tradizionale né a livello di gusto né in termini di tenuta in cottura”.
In particolare, acquistata tendenzialmente più per seguire i dettami di una dieta salutista che per libera scelta, la pasta integrale incide attualmente per circa il 5% delle vendite complessive di pasta in Italia, penalizzata com’è, in primis, da un sapore intenso che tende spesso al legno e alla noce. “Decisi a creare una vera alternativa alla pasta tradizionale – ricorda Ferro – abbiamo puntato su un processo integrato di decorticazione a pietra e di selezione ottico digitale del grano che, abbinata alla macinazione controllata, ci consente di eliminare la parte ‘amara’ esterna della crusca salvaguardando, al contempo, quella interna, ricca di fibre”. Ne è derivata una semola integrale delicata che, impastata con l’acqua iposodica del Parco del Matese ed essiccata in purezza con l’aria fresca di montagna, si esprime in una gamma di 15 formati diversi, un paio dei quali dedicati.
Apprezzate da un target giovane e sportivo, di status socioculturale medio-alto, le “integrali” de La Molisana stanno ottenendo consensi anche all’estero, dal nord Europa all’Australia fino al sud America. Caratterizzate da un prezzo al pubblico mediamente superiore del 20% rispetto alle paste “bianche”, le ‘integrali’ adottano da questo mese un nuovo pack in carta certificata Fsc e un’inedita livrea craft e brunito. Per non passare mai inosservate.
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