Le storie di radicalizzazione generalmente vengono raccontate dal punto di vista dei genitori, e sono tutte molto simili. Sintetizzerò brevemente il primo capitolo del resoconto che mi hanno fatto Anne e Pierre Martinez, una coppia di una sessantina d’anni, tutti e due educatori, agnostici, aperti, totalmente impreparati all’idea che loro figlio Antoine a 18 anni potesse cominciare a togliere dalla paella (Pierre è un pied-noir di origine spagnola) con aria disgustata i pezzetti di chorizo, e che poi si lasciasse crescere una grande barba, e che poi adottasse il qamis, e che poi presentasse ai genitori una ragazza giovanissima e col velo, Safia, che sposa con rito religioso e che non ha ancora finito le superiori…

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