BIELLA. L’acqua buona ancora scende dal santuario della Madonna di Oropa e arriva zigzagando e schiumando, quasi fosse già birra, proprio nel centro della città. Acqua a suo modo romantica e romanzesca, con un basso grado di durezza e un’ancor più bassa concentrazione di sali minerali, acqua pura e femmina come le protagoniste di questa storia e come il cognome che da quasi 170 anni le rappresenta: Menabrea.
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