Le baby boomers, figlie di donne che per prime misero in questione il ruolo e l’immagine stereotipati, oggi hanno ormai superato la soglia dei 60. E ispirano non solo i guru del marketing, ma anche la cosmetica. Il giornale economico francese Les Echos parla di 145 milioni di over 60 in Europa, che spendono in media 184 euro l’anno per i cosmetici (contro i 120 delle 25-34enni). «Esprimono», scrive il quotidiano, «un nuovo atteggiamento davanti all’età che avanza, che non significa per forza invecchiare. E diventano delle influencer, più mature, autentiche, eleganti. Osservate anche dalle giovani donne».
Come mostra Claudia Maria Ferreira da Costa, brasiliana con origini italiane, campionessa di scherma seniores, scelta da Clarins come portavoce del nuovo no-age Nutri-Lumière Revive.
«La bellezza rispecchia ciò che siamo, l’intensità e la luminosità che c’è in noi», afferma. Ed è proprio sull’éclat che Clarins ha focalizzato le ricerche per il soin che combatte la tendenza della pelle over 60 a un tono meno rosato e contrasta la sua perdita di luce, dato che oggi preoccupa più dell’apparizione delle rughe. «Le cause hanno a che fare con la glicazione: con l’età, l’azione degli enzimi che regolano la presenza degli zuccheri nel sangue si riduce e questi si fissano sulle fibre di collagene, provocandone l’irrigidimento. La luce non si riflette bene e l’elasticità della pelle è alterata», spiega Marie Hélène Lair, direttrice dell’innovazione. Per intervenire su questo processo degenerativo, Clarins ha fatto ricorso a fitoestratti, molti dei quali biologici o provenienti da coltivazioni che la casa gestisce direttamente. Particelle madreperlacee viola correggono otticamente l’incarnato, subito più roseo.
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