Demna è un rifugiato georgiano, lasciò il suo paese nel 1993 per rifugiarsi in Germania, e oggi, prima della sfilata Balenciaga a Parigi, il suo gesto contro la guerra in Ucraina è forte e chiaro. T-shirt con la bandiera ucraina sono ripiegate sopra alle sedute di ciascuno spettatore della sfilata.
Un biglietto di Demna accompagna le magliette e recita
"La guerra in Ucraina, ha innescato il dolore di un trauma che portavo dentro di me dal 1993, quando accadde la stessa cosa nel mio paese natale e io divenni per sempre un rifugiato. Per sempre, perché è qualcosa che resta dentro di te. La paura, la disperazione, realizzare che nessuno ti vuole. Ma ho anche realizzato che cosa veramente conta nella vita, le cose più importanti, come la vita stessa, l'amore umano e la compassione.
E' per questo che lavorare alla sfilata questa settimana è stato così incredibilmente difficile per me. Perché in un tempo come questo la moda perde la sua rilevanza e il suo stesso diritto di esistere. La settimana della moda suona come un'assurdità. Ho pensato per un attimo di cancellare la sfilata a cui io e la mia squadra stavamo lavorando così duramente e non vedevamo l'ora di vivere. Ma poi ho realizzato che cancellare lo show avrebbe significato darla vinta, arrendersi al male che mi ha ferito così tanto per quasi 30 anni. Ho deciso che non posso più sacrificare parte di me a questa guerra dell'ego insensata e senza cuore."
Questo show non ha bisogno di spiegazioni. E' dedicato al coraggio, alla resistenza, alla vittoria dell'amore e della pace.
xx Demna
A chiudere la sfilata, due look monocromatici, giallo e blu come la bandiera dell'Ucraina
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