VOZNESENSK – Nelle steppe e al margine delle campagne migliaia di ucraini oggi abbattono gli amati alberi ereditati dai nonni. Le motoseghe spingono gli schianti verso le strade, gli anziani inzuppano i rami spogli di gasolio. "Se i russi vogliono avanzare – dice Mykhaylo – dovranno arrostire sul fuoco". Le piante non cadono sole. Poco fuori Voznesensk gli abitanti ieri hanno sacrificato anche il ponte stradale Bulgarskiy, sul fiume Bug.Original Article

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