AGI – E' un passo avanti nella scienza dei trapianti, determinato dalla stessa pressione che la pandemia esercita sul sistema sanitario. E' stato eseguito in Sicilia il primo trapianto di fegato su una paziente gia' affetta da Coronavirus, che ha ricevuto l'organo prelevato da un donatore Covid-19 positivo. L'intervento e' stato effettuato all'Ismett di Palermo, in collaborazione con il Centro regionale trapianti e l'equipe dell'ospedale San Marco di Catania, dove e' stato eseguito il prelievo dell'organo.
"A essere sottoposta a trapianto – racconta il professore Salvatore Gruttadauria, direttore del dipartimento per la cura e lo studio delle patologie addominali e dei trapianti addominali di Ismett – e' stata una giovane paziente affetta da tumore primitivo del fegato, positiva al Coronavirus. La donna si era negativizzata e dopo 28 giorni dalla guarigione dell'infezione era stata riattivata in lista d'attesa per il trapianto di fegato".
La donna sta bene, ed è stata dimessa ieri dopo essere risultata negativa al 19 ai controlli post-trapianto stabiliti dal Protocollo messo a punto dal Centro nazionale trapianti (Cnt). Quest'ultimo che consente di effettuare trapianti di organi salvavita provenienti da donatori deceduti positivi al Covid quando i pazienti si trovano in gravi condizioni cliniche. Sono i medici a stabilire se il rischio di morte o di aggravamento valgano o meno la pena di correre quello del contagio, derivante da una eventuale trasmissione di patologia donatore-ricevente.
La Sicilia e' la prima regione d'Italia (insieme al Piemonte) ad avere recepito il Protocollo del Cnt. "Poter accettare, a determinate condizioni, anche le donazioni di organi da pazienti deceduti con il Covid – spiega Massimo Cardillo, direttore del Cnt – e' un'opportunita' molto importante, specialmente in un momento come questo. Il Protocollo del Cnt, costruito insieme alla nostra task force infettivologica, ci consente di procedere al trapianto da donatore Covid positivo mantenendo comunque uno standard elevato di sicurezza e di qualita' dell'organo trapiantato a beneficio del ricevente".
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