ROMA – Prende corpo il progetto della Nuova Alitalia, o Ita, come è stata soprannominata la newco incaricata di mantenere in vita il fantasma dell'attuale compagnia in amministrazione straordinaria. Nome, logo (leggermente rivisto) aerei e personale, oltre alla sede, saranno presi in carico da Ita guidata da Fabio Lazzerini (ad) e Francesco Caio (presidente). I due manager hanno illustrato in Commissione Trasporti della Camera, come si stia delineando il volto della compagnia di bandiera dotata di 3 miliardi di euro.
Innanzitutto il fulcro delle operazioni resta a Fiumicino, mentre per il medio raggio dal Nord verrà rafforzato il ruolo di Linate. Sfuma invece – almeno in questi mesi di difficile messa a punto – il ruolo di Malpensa che rischia così l'isolamento. Il lungo raggio passerà principalmente da Roma, ha spiegato Lazzerini ai parlamentari, proprio perché la pandemia ha cambiato le previsioni e messo in ginocchio il traffico intercontinentale. Inutile, dunque, insistere con voli semivuoti che rischiano di piegare alla nascita il nuovo vettore.
"La partenza potrebbe avvenire ad aprile anche se non c'è ancora una data certa" ha spiegato l'amministratore delegato di Ita. "Noi – ha aggiunto – manderemo il nostro piano industriale alle Camere il 21 dicembre. Nel frattempo, la settimana prossima, avvieremo il dialogo con la Commissione europea. Abbiamo bisogno del vostro parere – ha proseguito Lazzerini rivolgendosi ai componenti della commissione Trasporti – e della 'non ostilità' da parte dell'Ue. A quel punto potremo ritornare in cda, approvare il piano industriale, avendo preso in carico i vostri feedback, e poi potremo iniziare le trattative con tutti i soggetti che daranno degli asset alla nuova compagnia per iniziare". Ecco perché aprile sembra essere il momento migliore del via libera a tutto il pacchetto. Questo sarà il tempo minimo concesso dai vari passaggi burocratici, per poter poi veder decollare il primo aereo della compagnia di bandiera entro l'estate. Il personale da utilizzare sarà un altro punto dolente di questa "Alitalia 4", visto che al momento potrebbero restare in cassa integrazione con Ita tutti i circa 7 mila dipendenti così come si inizierà a volare con circa 70 aerei contro i 104 attuali.
Il fronte della alleanze: queste potranno diventare operative nel giro di un paio di anni. Nel frattempo una squadra sta studiando i due dossier sul tavolo che riguardano Delta e Lufthansa, anche se gli attuali advisor avevano (in parte) già puntato su Delta come migliore scelta nei mesi scorsi. Altro nodo fondamentale quello relativo alle operazioni condivise con il trasporto su ferro: "La partnership non potrà essere tutta europea, deve avere una componente europea e una nordatlantica". E, infine, parlando di aerei e treni "l'intermodalità deve essere un asset per il paese che si deve modernizzare. La vera intermodalità è portare l'alta velocità ferroviaria negli aeroporti internazionali", ha concluso Lazzerini, "e sicuramente ci lavoreremo, abbiamo già parlato con il gestore della rete ferroviaria e i ministeri interessati".
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