La storia andava avanti da un po'. Non erano colpi molto difficili e il meccanismo funzionava alla perfezione. La signora B. era stata truffata e derubata in via Zinnie. Le avevano detto che c'era il pericolo di una fuga di gas, di mettere quello che aveva di prezioso in un sacchetto in camera per evitare danni. Così ha perso tutto l'oro e 5mila euro.
In via Betulle, all'ultranovantenne signora E., con lo stesso sistema sono sparite spille, bracciali, anelli e collane. G. invece è stata colpita in via Lambro, due settimane dopo che era capitato alla signora E., e il mese dopo è toccato al primo uomo, il signor P., ultra ottantenne, al quale hanno rubato pure le fedi nuziali, togliendogli praticamente ogni cosa di valore. Gioielli e 3.500 euro sono stati tolti a Jolanda, altri a Nella e ad altri, in queste vie intitolate a fiori e piante (via Margherite, via Gelsomini). Rozzano, detta dai ragazzi Rozzangeles, non è più un paese 'a rischio' come negli anni '70 e '80, ma c'è una vasta popolazione di anziani. Non lontano da loro abita Giuseppe Di Buduo, il finto tecnico, che con un complice, ancora sconosciuto, ha colpito e colpito, finché, come non raramente accade, un maresciallo dei carabinieri, in questo caso Gaetano Spatuzzi, ha collegato ogni filo.
Come catturare un truffatore di anziani che non ricordano, che hanno paura, restano sotto shock, faticano a spiegarsi? Qualcuno che ha migliore memoria c'è, una signora ricorda che uno dei finti tecnici ("Mi hanno rubato 5mila euro!") aveva usato, nella truffa, "una specie di telecomando che emetteva un rumore". E anche un'altra rammenta i due, uno sul metro e 80, l'altro più basso, circa 1,65. E quello più alto "la distraeva con una specie di telecomando".
Il maresciallo s'è messo a caccia e ha mostrato alle vittime alcune fotografie e così Di Buduo è stato preso. L'uomo, poco più di 50 anni, che fingeva a volte di fare le bonifiche dell'amianto, a volte di controllare i rischi d'incendio, aveva un taser con fodero in tessuto. Era quella "specie di telecomando".
Adesso, su ordine del gip Stefania Pepe, è agli arresti domiciliari, con divieto di uscita. Gli anziani possono tirare un sospiro di sollievo, anche se il loro truffatore resta là, a due passi dalle loro case.
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