È un cambio di rotta significativo per gli Stati Uniti, in tema di Yemen. Il Dipartimento di Stato sta valutando di cancellare la decisione di Trump, che aveva voluto inserire nella lista delle organizzazioni terroristiche i ribelli sciiti Houthi, con l’idea di fare pressione sul loro principale alleato, l’Iran. La scelta del segretario Antony Blinken, confermata da funzionari del ministero alle agenzie stampa ma non ancora ufficiale, arriva ad appena un giorno dalle dichiarazioni del neopresidente Joe Biden, che ha annunciato di voler cessare il sostegno Usa all’Arabia Saudita nelle operazioni militari della coalizione di Paesi sunniti guidata da Riyadh.
“La nostra azione è legata interamente alle conseguenze umanitarie della decisione presa dalla vecchia amministrazione, che secondo le Nazioni Unite sta accelerando la peggiore crisi umanitaria del pianeta”, ha detto una fonte dell’agenzia Reuters. Secondo il portavoce Stephane Dujarric, il cambio di rotta “sarà di grande aiuto per milioni di yemeniti, che hanno bisogno di assistenza umanitaria e di importazioni commerciali per sopravvivere.
L’intervento militare a guida saudita è cominciato nel 2015, con oltre 200 mila vittime e sedici milioni di persone in situazione di emergenza, sfollati interni o in fuga verso altri Paesi.
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