Blitz virtuale, a sfondo razzista e sessista, ai danni della comunità cinese di Torino. E' accaduto ieri in occasione dell'inaugurazione online della mostra 'Felice Anno del Bue! Il racconto del Capodanno cinese sotto i portici di via Po', oggetto di 'Zoom bombing' da parte di una decina di persone, con svastiche, insulti, immagini pornografiche. “Non riuscivamo più a gestire l’evento, nonostante fossimo gli organizzatori – spiega Stefania Stafutti dell’istituto Confucio -. Denunceremo alla polizia postale e ripeteremo l’evento. Il comune ci ha già messo a disposizione una piattaforma sicura, aspettiamo di capire la disponibilità degli ospiti”.
Tre inchieste per i blitz neonazisti su Zoom, procura di Torino al lavoro con il colosso web
di
Federica Cravero
Un episodio che riporta alla memoria lo "Zoom bombing" messo in atto a gennaio durante la presentazione del libro della scrittrice Lia Tagliacozzo sulla Shoah organizzato dall'Istituto di studi ebraici di Torino agli inizi di gennaio. Su quell'attacco online la procura di Torino ha aperto un'inchiesta.
"Siamo vicini alla comunità cinese – sottolinea l'assessore ai Diritti della Città di Torino, Marco Giusta, presente all'evento – che è stata a fianco della Città e della Regione con tantissimi aiuti e donazioni economiche e di materiale sanitario durante l'anno passato. Quello a cui abbiamo assistito, che segue gli attacchi ad Anpi e Arcigay, non è solo intollerabile, ma esecrabile nelle forme in cui si è espresso. Qualunque forma di goliardia non può comprendere espressioni di incitamento al nazismo, al fascismo, con insulti razzisti e sessisti soprattutto nei confronti delle donne. Tali comportamenti non sono in alcun modo tollerabili, e nascondersi dietro uno schermo non rende più intelligenti, solo più vigliacchi e miseri"
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