Un'instancabile lavoratrice. "È stata antesignana del movimento femminista che ha lottato per l'indipendenza femminile", raccontano i parenti. E ora, ai tempi del Covid, Eugenia Vangi ha festeggiato cent'anni nella sua casa nel quartiere Marconi, a Bari. "Purtroppo per le note restrizioni per la pandemia in corso, non abbiamo potuto farlo come avevamo immaginato", precisano. Ma l'affetto non è mancato, anzi.
Non c'è stata la festa allargata con i parenti: si contano 9 figli, 18 nipoti e 22 pronipoti. I nipoti, però, che non sono potuti andare a trovarla, hanno abbellito la casa con addobbi e regalato un collage di foto con messaggi d'auguri. Il comitato di quartiere ha organizzato una serenata nel pomeriggio dedicata alla nonna centenaria, e poi è andata a trovarla la consigliera comunale Micaela Paparella, in rappresentanza dell'amministrazione di Bari, che ha donato una pergamena e un mazzo di rose. L'amministrazione di Corato, invece, ha regalato un piatto artistico.
Nonna Eugenia è nata il 3 febbraio del 1921 proprio nel comune in provincia di Bari: orfana di madre, è cresciuta con l'amato fratello Michele. E a 16 anni ha conosciuto Cataldo, l'amore della sua vita, con il quale si è trasferita a Bari. Aveva una salumeria nella zona Guaragnella, dove ha lavorato fino a 75 anni: "Iniziava alle 5 del mattino e rimaneva lì fino a sera", ricordano i parenti. "È una madre amorevole, cuoca prodigiosa, cultrice della cucina tradizionale barese, inimitabile artigiana di orecchiette. È sempre generosa verso tutti, pronta ad ascoltare, a regalare un sorriso che ridimensiona tutti i problemi, e anche consigli e aneddoti".
Quando l'emergenza sanitaria sarà finita, figli e nipoti sono pronti a organizzare una grande festa: "Se il Signore le dà la vita, in estate verranno anche i figli che stanno ad Alessandria e faremo festa grande. Ma deve andar via tutto il virus, noi siamo ligi".
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