"Non vi assembrate, questo qui, tu vai lì, poggiate i microfoni là". Tutto organizzato come fosse una pièce teatrale o un set cinematrografico. Al contrario di come ci aveva abituato negli ultimi mesi, sempre seduto alla scrivania del suo ufficio a Palazzo Chigi o in piedi nel cortile interno dell'edificio, questa volta l'ex premier Giuseppe Conte ha tenuto una conferenza stampa en plein air, all'aperto, davanti a Palazzo Chigi, in piazza, come fosse un tribuno del popolo nell'antica Roma.
Ad organizzare il tutto, come un perfetto regista e direttore di orchestra, il portavoce di Conte, Rocco Casalino, che per l'occasione ha fatto portare in piazza un tavolo su cui far poggiare il microfono ai giornalisti. "Non vi assembrate eh", avverte parlando ai giornalisti e facendoli accomodare dietro a un cordone per tenerli a distanza dall'ex premier. "E non inquadrate Palazzo Chigi, non è una cosa istituzionale", avverte Casalino.
Tutto curato nei minimi dettagli per l'ultima conferenza stampa di Conte, un discorso ai giornalisti di pochi minuti che riporta alla mente quel discorso "il predellino" di Berlusconi, quando nel 2017 la tensione nel centrodestra era altissima.
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