MELBOURNE – Fiato sospeso per gli organizzatori degli Australian Open. Circa 600 tra giocatori, membri degli staff e arbitri sono stati nuovamente messi in isolamento a causa della positività al Covid-19 di un lavoratore del Grand Hyatt Hotel, uno dei alberghi messi a disposizione per organizzare il primo Slam del 2021, che vedrà anche la presenza del pubblico sugli spalti a causa degli eccellenti numeri australiani per quanto riguarda i positivi al coronavirus.
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L'annuncio
A riferirlo è stato Daniel Andrews, governatore dello stato di Victoria. Il positivo è un 26enne di Noble Park: tutte le persone coinvolte, considerate contatti casuali e non stretti, dovranno rimanere in isolamento in attesa del tampone, previsto per la giornata di giovedì. "In questo momento lo Slam non è in pericolo, ma potrebbero esserci ripercussioni sulle partite attualmente in corso a Melbourne", ha dichiarato Andrews.
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Le conseguenze
Gli Australian Open prenderanno il via l'8 febbraio, ma Melbourne sta ospitando diversi tornei preparatori: un Atp 250 che vede impegnato Jannik Sinner (agli ottavi contro Bedene), l'Atp Cup, con l'Italia che ha raggiunto la semifinale, e un Wta 500. Gli organizzatori hanno sospeso tutte le gare previste per giovedì, facilitando così lo svolgimento dei tamponi. L'account ufficiale degli Australian Open ha confermato che il calendario delle gare di venerdì sarà annunciato nelle prossime ore. Adesso è il momento dei tamponi.
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