L'ombra della crisi aleggia sul governo. Se l'esecutivo sembra aver superato, non senza tensioni, l'ostacolo del voto al Senato sulla riforma del Mes non si può dire lo stesso della questione governance sul Recovery Fund. Su questo delicato tema è Italia Viva a puntare i piedi. Ieri la capogruppo alla Camera Maria Elena Boschi aveva spiegato che la possibilità che si apra la crisi esiste ed è forte. "Spero di no, ma temo di sì. Non stiamo alzando i toni, noi: siamo in presenza di un fatto gravissimo", aveva affermato la Boschi in una intervista al Corriere della Sera.
Parole di fuoco che erano seguite a quelle pronunciate dal ministro dell'Agricoltura, Teresa Bellanova, durante il Cdm che si è svolto lunedì a Palazzo Chigi. "Il testo sulla governance è per noi inaccettabile. Esautora i ministeri e tutte le strutture dirigenziali, comprese quelle delle Regioni. Si pone attenzione alla struttura invece di stare al merito", aveva spiegato la Bellanova che aveva aggiunto come questa sia "un'operazione opaca con una norma che presenta evidenti profili di costituzionalità. Se dovesse essere inserito emendamento in Legge di bilancio, si valuti con attenzione, perché in Parlamento potrebbero mancare i voti".
Insomma sul Recovery Fund Iv non intenderebbe cedere. Una conferma di ciò è l'avvertimento lanciato questa mattina dal ministro per le Pari opportunità, Elena Bonetti. Il membro del governo, ed esponente del partito guidato da Matteo Renzi, dai microfoni di "Breakfast Club" su Radio Capital ha annunciato una mossa clamorosa:"Se non si ritira la task force, io e la ministra Bellanova siamo pronte alle dimissioni". "Per essere al servizio dell'Italia – ha aggiunto- serve collaborazione per progetti concreti di rilancio. Ma serve farlo con il governo. Io ho giurato sulla Costituzione italiana, che prevede un processo democratico che deve essere tutelato". Per questo la Bonetti ha spiegato che non fosse messa nelle condizioni di rispettare questo giuramento "anche per coscienza personale, sì, sarei pronta anche a dimettermi". Il ministro ha osservato che il Recovery plan "definirà la vita degli italiani per i prossimi 30 anni ed è al Parlamento che il governo deve rendere conto". In considerazione di ciò la Bonetti ha sottolineato come la regia di questo progetto "deve essere in mano al governo". Quindi un no secco alla task force dai renziani.
Le affermazioni del ministro per le Pari opportunità sulla governance del Recovery Fund non fanno che acuire le tensioni nella maggioranza giallorossa e nello stesso governo. Il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, nel corso del programma Agorà su Rai 3, rispondendo alla domanda sulle possibili dimissioni della Bonetti ha attaccato la collega e Iv: "Se ne assumerà la responsabilità, come il suo partito. Trovo indecente che si discuta di alchimie politiche con il Paese in questa situazione". Nel caso, però, che non ci siano più le condizioni per andare avanti, Boccia ammette che la "strada maestra è ridare la parola agli italiani".
Commenti recenti