ROMA – Milano inciampa nella 18esima giornata del massimo campionato di pallacanestro, dopo un gennaio di straordinari ma ricco di soddisfazioni, venendo sgambettata a domicilio da Trieste ma conserva comunque otto lunghezze di vantaggio sulle inseguitrici. Che diventano tre appaiate, perché dopo il successo della Virtus Bologna nell’anticipo di sabato a Cremona anche Venezia fa bottino pieno sul parquet di Pesaro raggiungendo così pure lei quota 22 dove è assestata Sassari. E potrebbero diventare quattro le compagini sulla seconda poltrona se Brindisi riuscirà a superare Reggio Emilia lunedì sera nel posticipo che completa il turno. Affermazione esterna anche per Treviso sul campo di Brescia, come pure per la Fortitudo Bologna che fa suo il testa a testa a Trento (la sesta sconfitta di fila porta all’esonero di Brienza: squadra affidata a Molin). In una domenica all’insegna dei blitz l’unica vittoria casalinga è quella di Cantù nel derby con Varese, bagnando con i 2 punti l’esordio in panchina di coach Bucchi.
Basket, serie A: la Virtus Bologna riparte, il successo a Cremona vale il secondo posto
Impresa Trieste a Milano, Fernandez 24 punti
Proprio nell’ultimo giorno del mese arriva la prima sconfitta di gennaio per l’Olimpia Milano, che cede in casa per 100-81 a una Trieste ispiratissima al tiro (16/24 da tre), lucida, ovviamente molto carica con tanti giocatori in serata di grazia, soprattutto Juan Manuel Fernandez, davvero impressionante (24 punti). L’AIX era senza Malcolm Delaney, Kevin Punter e Zach LeDay, i più spremuti negli ultimi turni, poi Jeff Brooks e Paul Biligha – in panchina ma non utilizzabile – e nel primo tempo ha “perso” anche Vlado Micov, per una distorsione alla caviglia destra. Così la capolista si è trovata di fatto con nove giocatori, probabilmente anche logorata dai tanti impegni e non è mai riuscita a dare continuità alla sua prestazione difensiva al Mediolanum Forum incappando nella seconda sconfitta stagionale. La squadra di Messina prova a tenere il passo nella prima metà di gara ma poi vede scappare i ragazzi di coach Dalmasson, che si regalano una serata da ricordare.
AIX ARMANI MILANO: Moretti 2, Micov, Gravaghi, Moraschini 7, Roll 5, Rodriguez 13, Tarczewski 9, Biligha ne, Cinciarini 5, Shields 10, Hines 15, Datome 15. Allenatore: Messina.
ALLIANZ PALLACANESTRO TRIESTE: Coronica ne, Upson 10, Fernandez 24, Arnaldo ne, Laquintana, Delia 8, Henry 8, Cavaliero 6, Da Ros 8, Grazulis 16, Doyle 10, Alviti 10. Allenatore: Dalmasson.
ARBITRI: Rossi-Bettini-Dori.
NOTE: parziali 22-21, 42-47, 62-72. Tiri liberi: Milano 18/21, Trieste 0/4. Nessun uscito per cinque falli.
Venezia esce alla distanza sul parquet di Pesaro
Alla Vitrifrigo Arena l’Umana Reyer Venezia supera Pesaro con il risultato finale di 78-65 nel posticipo serale, ottenendo una vittoria molto utile per i piani alti della classifica. L’inizio di match è favorevole ai locali, avanti sia al 10′ che a metà gara. Al rientro dagli spogliatoi la squadra di coach De Raffaele è più lucida e motivata e tornano in parità, con la Carpegna Prosciutto avanti di 2 al 30′. Nell’ultimo quarto arriva il massimo vantaggio marchigiano sul +8, ma è un’illusione perché Venezia presa per mano da Daye (24 punti per lui) e Tonut (18) inverte l’inerzia della partita, piazzando il sorpasso. Una tripla di Bramos vale il +7 alla Reyer e un’altra dà il vantaggio in doppia cifra, che mette al sicuro il risultato.
CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO: Drell 2, Filloy 7, Cain 14, Robinson 5, Tambone 2, Mujakovic ne, Robinson 11, Basso ne, Serpilli ne, Filipovity 8, Zanotti 4, Delfino 12. Allenatore: Repesa.
UMANA REYER VENEZIA: Casarin, Stone 3, Bramos 8, Tonut 18, Daye 24, De Nicolao 4, Campogrande 2, Vidmar 2, Clark 2, Mazzola 3, Cerella, Watt 12. Allenatore: De Raffaele.
ARBITRI: Paternico’-Nicolini-Pepponi.
NOTE: parziali: 20-19, 34-32, 49-47. Tiri liberi: Pesaro 6/12, Venezia 8/16. Uscito per cinque falli: Filloy.
Treviso passa a Brescia con una partenza razzo
Treviso parte con le marce alte ingranate, specialmente in fase offensiva dove sembra una vera e propria macchina da guerra. Dalla lunga distanza, gli uomini di coach Menetti sono una furia implacabile: con 7/7 al tiro da tre punti, il bottino accumulato nel corso dei primi 10? di gioco (ben 36 punti) permette alla De Longhi di chiudere il primo periodo in vantaggio di 19 lunghezze (17-36). Egemonia che prosegue fino all’intervallo lungo: con 61 punti messi a segno in 20?, gli ospiti chiudono la prima metà di gioco con un +28 che brucia terribilmente ai lombardi. Brescia rientra in campo tutt’altro che rassegnata, ma i veneti non mollano la presa e conducono al 30? con 19 lunghezze di scarto (62-81). La Germani tenta comunque la rimonta e nei primi minuti dell’ultimo quarto e, a 5? dalla sirena, accorcia fino a -9. E nel finale arriva vicinissima al sorpasso, ma sono gli ospiti (Imbrò 29 punti) a conquistare il successo.
GERMANI BRESCIA: Willis 16, Vitali 7, Parrillo, Chery 9, Wilson 3, Bortolani 7, Crawford 13, Kalinoski 19, Moss 9, Burns ne, Sacchetti 6, Ancellotti 2. Allenatore: Buscaglia.
DE’ LONGHI TREVISO: Russell, Logan 23, Vildera 3, Bartoli ne, Imbrò 29, Piccin, Chillo 2, Mekowulu 13, Sokolowski 13, Akele 11. Allenatore: Menetti.
ARBITRI: Borgo-Martolini-Valzani.
NOTE: parziali: 17-36, 33-61, 62-81. Tiri liberi: Brescia 11/15, Treviso 15/20. Usciti per cinque falli: Vitali, Russell.
Trento ko in casa con Fortitudo: esonerato Brienza
La Dolomiti Energia esce sconfitta dalla BLM Group Arena: la Fortitudo Bologna, uscita alla distanza, grazie ad un gran quarto periodo da 18-28 di break, chiude il match sul 64-78 in suo favore. Ai bianconeri padroni di casa, avanti di nove in apertura di secondo quarto, non sono bastate le performance “all-around” di JaCorey Williams (18 punti, otto rimbalzi e cinque assist) e di Luke Maye (13 con sette rimbalzi e tre assist) per evitare la sesta sconfitta consecutiva in campionato. Un ko che costa la panchina a Nicola Brienza: al termine della gara Aquila Basket ha infatti comunicato di averlo sollevato dall’incarico di capo allenatore. “La guida tecnica della squadra verrà affidata a Emanuele Molin. A coach Brienza vanno i ringraziamenti di tutta la società per il lavoro svolto e i migliori auguri per il prosieguo della sua carriera”, si legge nella nota della società trentina.
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO: Martin 2, Jovanovic ne, Pascolo, Conti ne, Browne 12, Forray 6, Sanders 4, Mezzanotte ne, Morgan 8, Williams 18, Ladurner 1, Maye 13. Allenatore: Brienza.
FORTITUDO LAVOROPIU’ BOLOGNA: Banks 10, Aradori 5, Saunders 26, Hunt 8, Fantinelli 5, Baldasso 9, Cusin, Withers 5, Tote’ 10, Sabatini ne. Allenatore: Dalmonte.
ARBITRI: Baldini-Attard-Noce.
NOTE: parziali 20-17, 36-38, 46-50. Tiri liberi: Trento 8/11, Bologna 10/11. Nessun uscito per cinque falli.
Il derby è di Cantù, debutto vincente per coach Bucchi
Il derby numero 148 se lo aggiudica l’Acqua S.Bernardo Cantù, che ha la meglio per 97-82 sulla Openjobmetis al PalaBancoDesio. Primo successo anche per Piero Bucchi sulla panchina canturina dove ha rilevato l’esonerato Cesare Pancotto, mentre Varese è invece sempre più ultima con solo 6 punti in classifica. La squadra di Bulleri, anche se costretta sempre ad inseguire i padroni di casa, ha lottato con caparbietà fino all’ultimo quarto, ma non sono bastate le prove di De Nicolao (18 punti), De Vico (17) e Scola (14) per evitare la sconfitta. Fra i canturini cinque uomini in doppia cifra, con Smith a quota 18 e Gaines a 17.
ACQUA S.BERNARDO CANTU’: Gaines 17, Thomas 8, Smith 18, Procida 16, Leunen 10, Bigby-Williams 4, Lanzi ne, Johnson 15, Bayehe 2, Baparape’ ne, Pecchia 7, Caglio ne. Allenatore: Bucchi.
OPENJOBMETIS VARESE: Morse 8, Scola 14, De Nicolao 18, Jakovics 12, Ruzzier 4, Strautins 4, De Vico 17, Ferrero 5, Librizzi ne, Virginio, Van Velsen ne. Allenatore: Bulleri.
ARBITRI: Lanzarini-Quarta-Grigioni.
NOTE: parziali 27-24, 48-42, 71-66. Tiri liberi: Cantu’ 14/15, Varese 16/20. Usciti per cinque falli: Bayehe, Strautins.
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