LONDRA – Le isole Chagos vincono un’altra battaglia legale. Il tribunale marittimo dell’Onu ha stabilito che il Regno Unito non ha sovranità sul remoto arcipelago dell’oceano Indiano e ha criticato il governo britannico per il suo rifiuto di restituirlo alle Mauritius, che lo reclamano da tempo. La sentenza dei giudici delle Nazioni Unite conferma un precedente verdetto della Corte Internazionale di Giustizia e un voto quasi unanime dell’Assemblea Generale dell’Onu.
Il Regno Unito non abbandona le Isole Chagos: "Sono nostre e ce le terremo"
di ENRICO FRANCESCHINI
Le Chagos contano soltanto su sei atolli per un totale di 60 chilometri di terre emerse: tutto il resto è sott’acqua per un’estensione globale di 54 mila chilometri quadrati. Sono attualmente disabitate, a eccezione dell’isolotto di Diego Garcia, che dal 1966 la Gran Bretagna ha affittato agli Stati Uniti come base aeronavale per le loro forze. La popolazione nativa che viveva sino ad allora nelle isole, circa 2 mila persone, fu deportata in massa alle Mauritius, generando una controversia che si è ora riaccesa per una serie di decisioni legali e prese di posizioni di organizzazioni mondiali.
"Restituite le isole Chagos alle Mauritius": il tribunale dell'Aja contro Londra
dal nostro corrispondente ANTONELLO GUERRERA
Dal punto di vista storico, le Chagos avevano sempre fatto parte delle Mauritius, ma quando queste ultime nel 1965 ottennero l’indipendenza dall’Impero britannico, il piccolo arcipelago fu arbitrariamente scorporato e trattenuto da Londra come uno dei suoi possedimenti d’oltremare. Di fatto esso costituisce uno degli ultimi retaggi coloniali del British Empire.
In risposta alla sentenza del tribunale marittimo dell’Onu, un portavoce del Foreign Office britannico afferma: “Il Regno Unito non ha alcun dubbio sulla propria sovranità sul British Indian Ocean Territory (come vengono chiamate le Chagos a Londra, ndr.), che è rimasto sotto continuo controllo britannico dal 1814 a oggi. Le Mauritius non hanno mai avuto sovranità su tali isole e il nostro paese non accetta la richiesta di cederle”. La posizione britannica è che le Chagos potranno essere date alle Mauritius solo quando non saranno più necessarie per scopi militari, quindi teoricamente mai. E sicuramente non ora: la Gran Bretagna e Washington temono l’espansione della Cina nell’oceano Indiano e ritengono che la base di Diego Garcia sia essenziale per proteggere gli interessi dell’Occidente nella regione.
La decisione dello United Nations International Tribunal for the Law of Sea, soprannominato il tribunale marittimo, è arrivata nell’ambito di una disputa fra le Mauritius e le Maldive, i due stati insulari tra cui giacciono le Chagos, riguardante non il possesso del minuscolo arcipelago ma la ridefinizione dei loro confini marini. Commenta il primo ministro delle Mauritius, Pravind Jugnauth: “Il giudizio è chiaro e inequivocabile, il mio paese ha la sovranità sulle Chagos”. L’avvocato che lo ha rappresentato osserva che Londra deve “mettere fine a questa deplorevole situazione, se vuole mantenere la sua credibilità di stato di diritto”.
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