Un altro tassello dell’epoca d’oro del rock che compie cinquant’anni. Lola Versus Powerman and The Moneygoround, Part Onedei Kinks, album che è un singolare anello di congiunzione tra il marchio di fabbrica – quel garage-beat fatto di riff abrasivi quanto a rapida presa melodica – e una maggiore ampiezza musicale caratteristica dei primi concept-album della storia del rock. In realtà il disco – che scagliava il suo rock contro i potenti di ogni tipo – ha varcato la boa del mezzo secolo già un paio di mesi fa e la celebre band ha già messo in moto una serie di uscite discografiche relative ai 50 anni di Lola Versus Powerman and The Moneygoround, Part One, come il box set dell’anniversario in molteplici versioni. Ma ora lo storico leader Ray Davies ha messo in cantiere un particolare show che si snoda tra una raffica di filmati storici e una esibizione live di un attore. L’appuntamento è gratuito e fissato per le 21 di venerdì 29 gennaio, direttamente sul canale internet della storica band https://thekinks.lnk.to/OfficialChannelPR. Il menu della serata punta su un one man show live stream con protagonista Ben Norris a interpretare un copione scritto dallo stesso Ray Davies (che prende spunto e ricorda le difficoltà che aveva la band dopo qualche anno di minor successo dopo il boom a metà anni ’60). In più andranno online diverse versioni di Lola, uno dei più iconici e trasgressivi successi dei Kinks. E ancora diversi altri filmati d’epoca, molti dei quali targati BBC, oltre al video della nuova versione di Any Time.
Ovvero il remix/medley di Ray Davies del brano (intitolato The Follower – Any Time 2020 Feat: Anytime by The Kinks). Pezzo originariamente scritto da Ray come possibile lato b per Apeman e che non era stato incluso nell’album. “L'isolamento causato dal Coronavirus può dare alle persone il tempo di rivalutare il mondo e di rivalutare le proprie vite. La musica può confortare i solitari, trascendere il tempo e non è il futuro o il passato, ieri, oggi o domani: è in qualsiasi momento – ha raccontato Ray Davies – Ho visto un modo per far sì che questo brano inedito degli anni Settanta si connetta a un pubblico nel 2020. Ho anche visto un modo per dimostrare che la musica può viaggiare nel tempo, che la memoria è istantanea e quindi può unirsi a noi nel presente. Ho messo insieme tutto questo come qualcosa di surreale e poi mi sono reso conto che stava realmente accadendo. E la canzone ha trovato il suo posto, dopo il suo cinquantesimo compleanno”. Insomma una storia tutta particolare che va ad arricchire il bagaglio di una band certamente molto celebre in tutto il mondo, anche grazie alla potenza devastante delle prime hit universali come You really got me. Ma in realtà una band meno celebre di quanto in proporzione sia stata influente sul successivo corso della musica, anche solo in chiave di antesignani del punk.
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