È molto vicina la data di nascita della nuova Champions League. La prossima settimana la Uefa dovrebbe ufficializzare il nuovo format, che entrerà in vigore dall’edizione 2024-2025.
L'idea prende spunto dal cosiddetto "Sistema svizzero", creato a Zurigo a fine Ottocento per un torneo di scacchi e adottato attualmente dal campionato elvetico: creare un girone unico da 36 squadre, ognuna delle quali disputerebbe complessivamente 10 partite, cinque in casa e cinque in trasferta, tutte con avversari diversi, selezionati in base a un algoritmo che assomma potenziale e punti deboli di tutte e assegna a ognuna delle partecipanti un calendario omogeneo. Un sistema più complesso per il grande pubblico, ma che consentirebbe più frequenti scontri tra le grandi d’Europa.
Terminata questa fase, le 16 formazioni che hanno raccolto più punti avanzerebbero agli ottavi dando il via ai playoff, con sfide a eliminazione diretta. Gli accoppiamenti verrebbero stabiliti in base alla classifica della prima fase: la prima contro la 16ma, la seconda contro la quindicesima e così via. Le squadre classificate dal 17mo al 24mo posto finirebbero in Europa League.
Esiste anche una seconda ipotesi: 32 squadre raggruppate di soli quattro gironi da 8, con partite di andata e ritorno e successivi turni a eliminazione diretta. L’incognita, in questo caso, sarebbe però rappresentata dal numero di partite: 14 per squadra solo nella prima fase, contro le attuali 6.
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