ROMA – Si chiama "Urban Air Port" ed è un hub per i futuri velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale. L'idea è del Future Flight Challenge del Governo Britannico e prevede la collaborazione di Hyundai Motor Group che punta a commercializzazione i suoi velivoli entro il 2028.
"L’ambizioso progetto Air One – spiegano alla Hyundai – unirà l’industria, il governo e il pubblico per dimostrare come si possa sbloccare il potenziale della mobilità aerea urbana sostenibile per ridurre il traffico, diminuire l’inquinamento dell’aria e decarbonizzare il settore del trasporto, offrendo allo stesso tempo un servizio di trasporto passeggeri e di consegne senza interruzioni. La NASA prevede che soltanto negli Stati Uniti la mobilità aerea urbana potrebbe arrivare a valere fino a 500 miliardi di dollari nel breve periodo, sottolineando che un significativo ostacolo alla crescita del mercato è rappresentato dalla carenza di infrastrutture, un limite per cui Urban Air Port è stato realizzato".
“Le auto hanno bisogno di strade, i treni delle rotaie, gli aerei degli aeroporti – spiega Ricky Sandhu, Founder ed Executive Chairman di Urban Air Port – mentre ai velivoli eVTOL serviranno gli Urban Air Port. Oltre cento anni fa è decollato il primo volo commerciale al mondo, dando origine al mondo connesso di oggi. Urban Air Port® migliorerà la connessione fisica tra le nostre città, potenzierà la produttività e aiuterà il Regno Unito ad acquisire una posizione di leadership all’interno di un’economia globale pulita completamente nuova. Le macchine volanti hanno rappresentato un’elucubrazione futuristica. Air One renderà il trasporto aereo urbano pulito e accessibile alla gente introducendo un nuovo mondo di mobilità aerea a zero emissioni".
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