La pratica, diffusa nello sport di vertice, di innervosire l'avversario portandolo a sbagliare usando i suoi punti deboli, è scorretta. I due giocatori dovevano essere espulsi. Ma nelle parole dello svedese non c'era razzismoOriginal Article
La pratica, diffusa nello sport di vertice, di innervosire l'avversario portandolo a sbagliare usando i suoi punti deboli, è scorretta. I due giocatori dovevano essere espulsi. Ma nelle parole dello svedese non c'era razzismoOriginal Article
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