Manolo Gambini, l'evaso da Rebibbia si è consegnato. Dopo 10 giorni la sua fuga è dunque finita. L'uomo, 41 anni, era riuscito a fuggire dal carcere dopo aver scavalcato il muro di cinta di Rebibbia domenica 17 gennaio. Oggi si è consegnato presso la caserma dei carabinieri di Cerveteri accompagnato dal suo legale.
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Subito dopo la fuga è partita la ricerca serrata. Sono state eseguite diverse perquisizioni in casa dei familiari dell'uomo. Gambini era stato trasferito nel carcere romano di Rebibbia da quello di Grosseto dove era recluso in custodia cautelare per una serie di furti in appartamento commessi in Toscana e doveva scontare un cumulo pena di sei anni per reati contro il patrimonio.
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Era fuggito scavalcando il muro esterno di Rebibbia arrampicandosi grazie a dei tubi che risalgono la parete. Gli agenti della penitenziaria lo avevano visto proprio in quel momento, attraverso le telecamere a circuito chiuso della struttura. Quando sono arrivati sul posto, però, Gambini si era già dileguato. A nulla sono valse le ricerche nelle aree limitrofe del carcere. Gambini, dunque, dovrà rispondere del reato di evasione, come ipotizzato dal pm Eugenio Albamonte. La gravità della sua condotta, comunque, con la consegna, viene attutita. Sul fronte negligenze da parte della penitenziaria, invece, adesso partiranno gli accertamenti.
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