AGI – Un addio "con il botto", talmente assordante da rubare la scena all'inaugurazione di Joe Biden. Decollo in elicottero dalla Casa Bianca, sorvolando la scalinata di Capitol Hill, quella del giuramento, poi l'ultimo viaggio a bordo dell'Air Force One verso la Florida e un comizio oceanico per lanciare la sua candidatura per il 2024. Donald Trump starebbe pianificando un'uscita di scena trionfale per il 20 gennaio. Non la fine di tutto, ma la rappresentazione di un nuovo inizio.
Lo spot è perfetto, il format è collaudato. Sabato scorso in Georgia, a Valdosta, durante il primo Maga rally dall'Election Day, in migliaia sono accorsi per ascoltare The Donald, ammassati, senza mascherine. Su YouTube è stato il live più seguito con oltre 275.000 visualizzazioni. Immaginiamo cosa potrebbe succedere il 20 gennaio con la concorrenza azzoppata dal coronavirus. L'inaugurazione di Biden è prevista sotto tono a causa della pandemia. I galà e i balli tradizionali dell'Inauguration Day saranno probabilmente cancellati, la parata ridotta all'osso e molti eventi potrebbero svolgersi in modo virtuale.
Ron Klain, capo di gabinetto del presidente eletto, ha spiegato che saranno rubate idee e tecnologia" dalla Democratic National Convention, che è stata tutta digitale: "Capiamo come la gente abbia voglia di celebrare, ma noi vogliamo trovare un modo che sia il più sicuro possibile".
Lockdown in California
Mentre negli Stati Uniti i contagi sono quasi 15 milioni e quasi 23 milioni di californiani sono tornati in lockdown, Biden ha confermato di aver scelto il procuratore generale della California, Xavier Becerra, come ministro della Sanità, primo ispanico nominato in questo ruolo.
Al Pentagono dovrebbe arrivare il generale in pensione Lloyd Austin, 67 anni, 41 nell'arma. Se confermato sarà il primo segretario alla Difesa afroamericano. Biden sta montando i pezzi del suo governo, si prepara a un mandato difficile, ha l'incognita del Senato e spera nei ballottaggi di gennaio in Georgia. Senza una vittoria dem, dovrà trattare con Mitch McConnell, il capogruppo dei repubblicani al Senato, per tutta la legislatura. E mettersi d'accordo con "Mitch the Knife" non è mai una passeggiata sul velluto.
Il forfait di Pfizer e Moderna
Nel giorno del V-Day nel Regno Unito, con la somministrazione delle prime dosi di vaccino (quello di Pfizer), Donald Trump ha organizzato un summit alla Casa Bianca per aggiornare sull'Operazione Warp Speed. Pfizer e Moderna, i due principali produttori americani di vaccino contro il Covid, hanno deciso di non partecipare pur essendo state invitati. Un'assenza che pesa a due giorni dalla riunione degli advisor dell'Fda (Food and Drug Administration) sul vaccino Pfizer, preludio al via libera d'emergenza e alle prime immunizzazioni in America già da venerdì. La prossima settimana la stessa commissione si riunirà per il disco verde a Moderna.
Secondo il New York Times, l'amministrazione Trump declinò l'offerta di Pfizer di acquistare un maggior numero di dosi rispetto al numero di 100 milioni fissato nell'accordo da 1,95 miliardi. "Siamo fiduciosi sul fatto di poter avere 100 milioni di dosi di vaccino Pfizer come concordato nel nostro contratto e inoltre abbiamo altri 4 vaccini candidati, comprese 100 milioni di dosi in arrivo da Moderna", rassicurano dal dipartimento della Sanità.
Durante il summit alla Casa Bianca Trump firmerà un ordine esecutivo sul vaccino all'insegna di "America First", prima di poter fornire assistenza internazionale. E mentre Trump mette il sigillo ai suoi ultimi atti, Joe Biden risponde da Wilmington, nel Delaware, dove oggi presenta ufficialmente la sua squadra per la Sanità. Un Paese, due presidenti, altri 4 anni di campagna elettorale. La partita dell'America non è mai finita.
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