Spiragli di luce in casa Cinquestelle, dove la fronda dei ribelli – autori della lettera della discordia contro la riforma del Mes – sembra aver trovato una ricomposizione sul voto previsto domani sulla riforma del fondo Salva-Stati. Lo testimonia Barbara Lezzi, senatrice annoverata fra gli "irriducibili" e vicina ad Alessandro Di Battista, che commenta positivamente la riunione dei senatori tenutasi questa mattina con i vertici del Movimento. "Ho trascorso due intere giornate insieme ad altri 60 parlamentari per mediare le posizioni, per trovare un punto di caduta – scrive su Facebook -. Grazie a questo lavoro è venuta fuori una risoluzione che non è quella ideale ma, almeno, rivendica il ruolo del Parlamento in sede di ratifica e avverte che non sarà disposto al voto finale se non ci sarà l'avanzamento significativo del resto del pacchetto di riforme (Edis prima di tutto)". Poi aggiunge: "Tutto a posto? No. Il testo dovrà essere ulteriormente mediato con il resto delle forze di maggioranza". Ma di sicuro, si tratta di un passo avanti importante.
Ci siamo riuniti "superando sterili distinguo, posizioni tese solo a provocare o azioni esterne di chi esalta Conte in pubblico ma mira ad affossarlo, ringrazio tutti i colleghi per questo impegno sentito e aperto di questi due giorni", conclude la senatrice.
Mes, per il voto al Senato scendono in campo i "responsabili"
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