PARMA – Che le partite girino attorno agli episodi è un luogo comune spesso abusato, ma il Parma non potrà fare a meno di pensarci dovendo riflettere sulla sconfitta contro la Sampdoria. I ragazzi di D'Aversa fanno molte cose giuste nel primo tempo, ma pagano a prezzo carissimo le due sbagliate in maniera grossolana: una reazione lentissima di Cornelius su un pallone vagante che diventa un assist per Yoshida, una palla persa da Hernani che Ramirez e Keita trasformano nel gol che mette in ghiaccio il match. Il Parma rimane dunque in piena zona retrocessione al termine di una sfida maledetta, segnata dai legni (due) colpiti nella prima frazione, dalle parate di Audero e dalla sensazione di una Sampdoria capace di concretizzare ogni minima situazione vagamente pericolosa.
<<La cronaca della gara>>
Il Parma parte forte
Rispetto al maxi turnover di Coppa Italia, D'Aversa ritrova tasselli importanti. Sorprende la scelta di usare Kurtic da regista nel centrocampo a tre, con Hernani dirottato mezz'ala, mentre è comprensibile l'idea di gettare subito nella mischia Conti, vista l'emergenza numerica con cui l'allenatore deve convivere dal momento del suo arrivo. Ranieri rinuncia al fidato 4-4-2 per ripescare il rombo di "giampaoliana" memoria, con Ramirez alle spalle del duo Quagliarella-Keita e Candreva a fare da intermedio. L'avvio forse illude il Parma, che si rende pericoloso in diverse circostanze: Kucka non punisce un buco di Yoshida a causa dell'intervento decisivo di Colley sulla linea di porta, poi è Gervinho ad andare vicinissimo al bersaglio grosso con un destro a giro dal limite che centra il palo.
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Samp spietata con Yoshida e Keita
Alla prima mezza occasione, la Samp passa. Cornelius è distratto su un cross di Candreva e il rimpallo tra il suo stinco e la sfera diventa un assist per Yoshida: il giapponese ringrazia e batte Sepe. Il Parma reagisce, Audero è bravissimo in uscita su Kucka, poi Hernani combina un pasticcio e presta il fianco al contropiede doriano. Ramirez va in blitz sul centrocampista e serve Keita, l'ex Lazio brucia Iacoponi in dribbling e fulmina Sepe con un diagonale mancino letale. I padroni di casa sembrano tramortiti, Keita alza la mira di testa su un bel cross di Augello, l'ennesima reazione dei crociati non paga: splendida botta da fuori di Kucka, traversa piena.
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Audero sicuro, il Parma non riesce a reagire
Per il Parma è il canto del cigno, i ragazzi di D'Aversa nella ripresa non riescono a rientrare in partita, trovando ancora un super Audero su Kucka ma tremando a più riprese per le folate di Damsgaard, entrato al posto di Keita, e Quagliarella, che continua invano a cercare un gol che manca da fine dicembre. Quinta vittoria nelle ultime otto giornate di campionato per la Samp di Ranieri, brava a ritrovare uomini preziosi da mettere in rotazione (Ramirez) e ad aggiungerli tramite mercato (Torregrossa, entrato bene in partita nella ripresa). D'Aversa avrà bisogno di tempo per rivedere il suo Parma, ma la classifica gli mette addosso una fretta che il lavoro fatto negli anni precedenti non meriterebbe.
PARMA-SAMPDORIA 0-2 (0-2)
Parma (4-3-3): Sepe; Conti, Iacoponi, Gagliolo, Pezzella (41′ st Ricci); Grassi (20′ st Brugman), Kurtic, Hernani (1′ st Karamoh, 35′ st Mihaila); Kucka, Cornelius, Gervinho. All.: D'Aversa
Sampdoria (4-3-1-2): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello; Candreva (37′ st Jankto), Silva (37′ st Ekdal), Thorsby; Ramirez (25′ st Verre); Quagliarella (25′ st Torregrossa), Keita (13′ st Damsgaard). All.: Ranieri
Arbitro: Manganiello
Reti: 25′ pt Yoshida, 34′ pt Keita
Ammoniti: Kucka, Keita
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