CANBERRA – Il governo australiano presenterà domani in Parlamento una legge per far pagare pagare Facebook e Google per le notizie che pubblicano. Il ministro del Tesoro Josh Frydenberg ha spiegato che le norme per creare il Codice di contrattazione sui media saranno esaminate da una commissione parlamentare prima del voto definitivo. "Questa è una riforma enorme – ha detto ai giornalisti – una prima mondiale. E il mondo sta guardando cosa succede qui in Australia".
Stati Uniti, Cina, Europa e i tre mondi di Internet
di
Moisés Naím
Facebook ha avvertito che potrebbe bloccare i contenuti delle notizie australiane piuttosto che pagarli. Google ha affermato che la legge porterebbe a "ricerche Google e YouTube notevolmente peggiori", metterebbero a rischio i servizi gratuiti e potrebbero portare i dati degli utenti "in mano alle grandi aziende di informazione''.
Secondo Frydenberg, Google in Australia incassa il 53% dei ricavi della pubblicità online e Facebook il 23%. Michael Miller, presidente esecutivo di News Corp Australia, una delle più grandi organizzazioni mediatiche della nazione, ha descritto la bozza di legge come un "significativo passo avanti nella campagna decennale per raggiungere l'equità nel rapporto tra le società di media australiane e i giganti dell'high tech". "Vogliamo solo un pagamento equo per il contenuto di notizie creato dai nostri giornalisti" ha affermato Miller in una nota.
La legge istituisce un arbitro per affrontare lo squilibrio contrattuale tra i giganti della tecnologia e le aziende giornalistiche. Se una piattaforma e un'agenzia di stampa non riescono a raggiungere un accordo sul prezzo, verrà nominato un arbitro per prendere una decisione.
Spagna e Francia stanno già tentando di far pagare le notizie a Facebook e Google attraverso una legge sul copyright.Original Article
Commenti recenti