Il Giappone avrebbe deciso di rinunciare definitivamente ai Giochi 2020, già rinviati di un anno a causa della pandemia. Punterebbe a ricandidarsi per la prima edizione disponibile, quella del 2032. È quanto scrive il Times citando una fonte della maggioranza di governo. La decisione dunque sarebbe tutta politica, per il momento ufficiosa: il governo di Tokyo sarebbe al lavoro per una exit strategy che non precluda al Paese di ospitare i Giochi in futuro, tenendo conto che le edizioni 2024 e 2028 sono già state assegnate a Parigi e Los Angeles.
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La notizia arriva a poche ore dall'intervista rilasciata dal presidente del Cio Thomas Bach all'agenzia giapponese Kyodo e a sei mesi dalla cerimonia inaugurale fissata, con il nuovo calendario, il 23 luglio 2021. "Non esiste un piano B perché al momento non c'è motivo di dubitare che i Giochi cominceranno in quella data", ha detto il capo del comitato olimpico internazionale. Ma il Paese è alle prese con l'emergenza virus e con l'inarrestabile calo di consensi intorno alla manifestazione: un recente sondaggio della stessa Kyodo ha rivelato che il 35% dei giapponesi è favorevole all'annullamento definitivo e il 44% spinge per un ulteriore rinvio. Insomma, per quattro intervistati su cinque non è opportuno che i Giochi si tengano nella prossima estate.
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di
Cosimo Cito
Solo pochi giorni fa il primo ministro Yoshihide Suga aveva garantito che i preparativi per l'Olimpiade andranno avanti. Ma sotto traccia crescono i dubbi sull'opportunità di ospitare un evento con 15 mila atleti da ogni parte del mondo e senza la possibilità di garantire la presenza del pubblico (su questo tema, una decisione verrebbe presa solo a marzo).
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