AGI – Dopo l'Afghanistan e l'Iraq, è la Somalia il nuovo tassello del disimpegno militare statunitense che Donald Trump sta attuando in queste ultime settimane alla Casa Bianca. Il Pentagono ha ordinato il ritiro quasi totale delle truppe statunitensi di stanza nella nazione africana, dove erano impegnate da 13 anni nella guerra ai jihadisti di al-Shabaab. A Mogadiscio resterà solo una piccola parte del contingente attuale. Il grosso dei circa 700 effettivi all'inizio dell'anno prossimo verrà dislocato nelle basi americane in Kenya e Gibuti e tornerà in Somalia solo per condurre brevi missioni antiterrorismo.
La missione in Somalia non ha un grande rilievo per l'opinione pubblica statunitense ma è un importante ingranaggio della strategia globale di Washington contro il terrorismo islamico. Il precedente Segretario alla Difesa, Mark Esper, era contrario al ritiro, che invece ha il sostegno del suo successore, Chris Miller.
Le operazioni segrete della Cia
"Cambia lo spiegamento delle forze in campo ma non cambia la politica degli Stati Uniti", sottolinea la nota del Pentagono. Compito dei militari americani in Somalia era del resto soprattutto l'addestramento delle forze di sicurezza locali. La lotta ad al-Shabaab e l'eliminazione dei capi dei terroristi sono stati invece compiti svolti negli ultimi anni soprattutto dalla Cia, tramite i "Black Ops", il suo braccio paramilitare. Ed è proprio in una delle missioni segrete di queste forze speciali contro i jihadisti che potrebbe essere rimasto ucciso l'ex Navy Seals, ora operativo della Cia, la cui morte è stata riportata nei giorni scorsi dal New York Times.
Le operazioni dello Special Activities Center della Cia in Somalia negli ultimi mesi si sono intensificate. Al-Shabaab rimane una minaccia per l'intera regione e il presidente eletto, Joe Biden, rischia di ricevere uno sgambetto postumo dal suo predecessore se la situazione nel Corno d'Africa si deteriorerà ancora, costringendo gli Usa a valutare un nuovo rafforzamento della presenza militare. L'Italia è presente nell'ex colonia con 120 soldati e un'ambasciata.
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