"A carnevale ogni scherzo vale". Ma quest'anno c'è poco da scherzare: per la prima volta dopo 626 anni di tradizione, a causa del Covid-19 non verrà celebrato l'evento pugliese del carnevale di Putignano. Il più lungo d'Italia e il più antico d'Europa.
I festeggiamenti, che solitamente iniziano il 26 dicembre e finiscono con i 365 rintocchi della "Campana dei maccheroni" nel giorno del martedì grasso, costituiscono da anni l'elemento principale di attrazione turistica della città.
Dalle sfilate dei carri agli appuntamenti del giovedì, dal rito del passaggio del cero all'incendio del maiale in cartapesta. Quest'anno Putignano dovrà fare a meno delle sue tradizioni annuali. "Il danno economico per il mancato evento, più che per il carnevale in sé per sé, riguarda tutte le attività che ne gravitano intorno. – Ha ammesso il presidente della "Fondazione carnevale di Putignano", Maurizio Verdolino – Parlo dei ristoranti, dei cento Bed and Breakfast del paese e di moltissimi negozi. Dietro il carnevale c'è un indotto importante: l'anno scorso abbiamo superato il milione di euro".
Ma ad avvertire più di tutti il colpo sarà la categoria dei maestri cartapestai: "Da qualche anno è diventato un vero e proprio mestiere. I maestri lavorano notte e giorno nei capannoni per almeno cinque mesi, costruendo vere e proprie opere d'arte" ha confermato Verdolino.
Durante la scorsa (e ultima) edizione del carnevale, infatti, Paolo Mastrangelo insieme al padre Vito, si sono aggiudicati il premio per il miglior carro allegorico, portando a casa la gioia della vittoria e la ricompensa di 42 mila euro. "È stato il nostro quinto premio da vincitori, – ha raccontato Paolo – ma abbiamo il record dei secondi: ci chiamano i Toto Cutugno del carnevale".
"Quest'anno la situazione è critica per tutte quelle imprese che lavorano per il carnevale. A Putignano ci sono sette piccole aziende che si occupano del settore artistico. Ma il problema non è solo per il carnevale che sta fermo. Noi lavoriamo per le scenografie dei concerti e delle commedie, per gli allestimenti artistici nei teatri e nelle sagre. C'è tutto un circuito che si è fermato. Abbiamo anche attori che collaborano con noi per esibirsi sul carro e una compagnia teatrale che ci cura la coreografia, che ora non stanno lavorando".
In ogni caso in questi giorni si sta ipotizzando di posticipare il carnevale 2021 a luglio. Ma con il rischio di ridurre il valore dell'evento a una festa qualunque.
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