BOLOGNA. Altri 15 giorni di reclusione per Patrick Zaki, lo studente egiziano dell'università di Bologna in carcere da quasi un anno in Egitto con l'accusa di propaganda sovversiva su internet: lo ha comunicato all'Ansa una sua legale, Hoda Nasrallah.
"Quindici giorni", ha risposto al telefono l'avvocatessa alla domanda su cosa fosse stato deciso all'udienza dell'altro ieri. "Ci si aspettava una scarcerazione", si è limitata ad aggiungere Hoda.
"Con la decisione di rinnovare di altri 15 giorni la detenzione preventiva di Patrick, dopo 48 ore di attesa dell'esito dell'udienza di domenica, le autorità giudiziarie egiziane hanno mostrato ulteriormente il loro disprezzo per il rispetto e la dignità dei detenuti", denuncia Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia. "Quindici giorni vuol dire che arriveremo a ridosso dell'anniversario dall'arresto di Patrick, è una detenzione che, ribadiamo, è illegale, arbitraria, infondata e immotivata". "C'è da augurarsi – aggiunge – che le vicende politiche interne italiane non facciano sì che venga abbandonata l'attenzione nei confronti di Patrick che ha bisogno di un intervento, anche italiano, che ponga fine a questa dolorosa e inaccettabile situazione".
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