A un certo punto parte il coro: "Mastella! Mastella!". Il centrodestra si fa beffe così del discorso di Conte. E quando il premier dice che l'Italia è stato "l'unico Paese che abbia coinvolto il Parlamento così intensamente nell'elaborazione del Recovery Plan dai banchi della Lega partono i cori: "Bugiardo! Bugiardo!" Vengono esibiti i cartelli: "Conte dimettiti!"
E altre proteste fioriscono spontanee quando Conte lancia un appello alle forze responsabili ed europeiste contro "la destra sovranista". Il presidente Fico è costretto a richiamare i deputati all'ordine. Salvini lo punzecchia sul riferimento alla legge elettorale proprozionale, una delle priorità da realizzare secondo il premier. "Vive su Marte!" "Volevano i nostri, ma sono stati respinti con perdite" esulta Antonio Tajani, commentando l'appello del premier alle forze liberali, ovvero agli scontenti azzurri.
Il centrodestra ha presentato una risoluzione in cui chiede a Conte di dimettersi.
Vi si legge:
"La Camera, udite le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri sulla situazione politica in atto; considerata la drammaticità della crisi sanitaria, economica e sociale in corso e l'evidente incapacità dell'attuale Esecutivo nell'affrontarla; ritenute le dichiarazioni insufficienti a garantire un Governo stabile e, soprattutto, compatto nelle decisioni che investono la guida del Paese; preso atto delle modalità tutt'altro che politiche-istituzionali con cui l'attuale Esecutivo tenta di risolvere la parlamentarizzazione della crisi di Governo; considerato, altresì, che gli eventuali numeri in parlamento porterebbero a maggioranze artificiose, che configurerebbero un esecutivo depotenziato e privo di un sostegno parlamentare adeguato; evidenziato che comunque, qualunque maggioranza a sostegno del Governo esca dalla parlamentarizzazione della crisi, la stessa non rispecchia la volontà popolare; impegna il Governo: a rassegnare le proprie dimissioni".
Firmato dai capigruppo Molinari (Lega), Gelmini (Fdi), Lollobrigida (Fdi), lupi (Noi con l'Italia) e Silli (Cambiamo!).
Una posizione che Francesco Lollobrigida riassume così: "La via maestra è quella del voto".
"Non capisco come Italia Viva possa astenersi dopo un discorso di questo tipo e non votare contro" scriv su Twitter Claudio Borghi (Lega).
Commenti recenti