ROMA – Simone Inzaghi non ha dubbi: "Contro il Bruges sarà una finale e negli ultimi anni la Lazio le finali le ha sempre giocate bene". Nella conferenza stampa della vigilia, il tecnico biancoceleste sottolinea l'importanza della partita di domani all'Olimpico (18.55), che può valere la qualificazione agli ottavi di Champions: "Possiamo fare la storia del club, che da vent'anni non raggiunge questo traguardo. Sarebbe un'altra medaglia da mettere in bacheca". La posta in palio, anche in termini economici, è alta (premio Uefa da 9,5 milioni per chi si qualifica agli ottavi), così come la pressione e l'ansia. La Lazio ha due risultati su tre, ma "questo non ci condiziona nella preparazione della gara", assicura Inzaghi. Che chiede ai suoi ragazzi "di giocare con la mente libera, con la consapevolezza di essere forti e di poter battere il Bruges".
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Correa e Luiz Felipe restano in dubbio
In attesa della rifinitura, rimangono i dubbi di formazione su Correa e Luiz Felipe, che non sono al meglio: "C'è la speranza di recuperarli ma dobbiamo capire come risponderanno dopo l'allenamento". La certezza si chiama Pepe Reina, titolare per la terza gara di fila. In questo momento è lui il numero uno al posto di Strakosha: "Siamo due portieri che possono giocare in qualsiasi momento. Questo è un vantaggio per la squadra, non devono esserci polemiche". Nonostante sia il terzo per presenze in competizioni Uefa, anche per il 38enne spagnolo domani "sarà un appuntamento speciale, con il sapore di una finale". Da leader, insieme a Inzaghi in conferenza, manda un chiaro messaggio alla squadra: "Dobbiamo essere consapevoli della nostra forza e rimanere umili, sapendo che ci saranno più partite all'interno della stessa gara".
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di
Gianluca Strocchi
Reina: "Forza mentale super"
Per festeggiare l'ingresso nelle sedici migliori d'Europa, per Reina è fondamentale "che il gruppo non perda lo spirito del divertimento e che rimanga unito". Perché secondo lui la forza della Lazio è questa: "Mi piace tantissimo la compattezza del gruppo e del club. C'è una forza mentale straordinaria, nessuno molla mai fino alla fine. Il gruppo deve rimanere unito, nessuno di noi vale più di un altro compagno. Conta la Lazio, che viene prima dell'ego di ogni singolo elemento".Original Article
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