Una messa e una marcia per dire no al deposito di scorie radioattive. E' quello che accaduto stamani a Carmagnola, nel Torinese, finito nell'elenco dei comuni che potrebbero ospitare il sito per lo smaltimento de rifiuti nucleari. La protesta è stata organizzata in occasione delle celebrazioni di Sant'Antonio Abate, patrono di macellai e salumai, contadini e allevatori, nell'Abbazia di Casanova. Si è pregato per la tutela e la protezione del creato. A conclusione della celebrazione sul piazzale antistante l'Abbazia sono stati benedetti gli animali, i campi e la natura mentre oltre duecento trattori hanno marciato nei terreni individuati tra quelli possibili per il deposito nazionale di scorie radioattivi ipotizzato da Sogin, dopo il benestare dei ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico.
"Carmagnola e le sue splendide campagne, ricche di colture tipiche e di alta specializzazione, – commenta Daniela Ruffino, deputata d Forza Italia – han rinnovato il suo No. Presenti decine di amministratori, sindaci e soprattutto imprenditori agricoli e lavoratori, il carmagnolese ha ribadito con forza le ragioni per salvaguardare tutta l'area dalla costruzione di un sito che avrebbe un impatto devastante in termini ambientali, ma anche economici e sociali. Gli agricoltori – prosegue Daniela Ruffino – mi hanno rinnovato l'appello a perseverare nella battaglia che ho condotto in Parlamento, con il risultato di ottenere una proroga dei termini per la valutazione del progetto da parte di sindaci e amministratori. Questo è solo il primo passo di una strada ancora lunga, ma la compattezza mostrata stamane dalle persone confluite per la manifestazione ordinata e colorata è il miglior viatico per condurre in porto la salvaguardia del nostro territorio".
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