Stop da lunedì alle nuove prime somministrazioni di vaccini. Da domani solo richiami a chi ha già ricevuto la prima dose. L'annuncio della Sanità regionale arriva ieri sera. È conseguenza della decisione di Pfizer di ridurre le sue forniture. Sulla quantità del taglio, il balletto delle cifre ieri è durato tutto il giorno: prima si è parlato di un – 30%, poi si è affacciato lo spettro del – 50%, infine Pfizer ha comunicato alla Toscana che da lunedì potrà consegnare solo il 63% della dosi che si era impegnata a portare nella regione, con taglio quindi del 37%. "Fatto grave, siamo irritati e preoccupati, chiediamo alla multinazionale di rispettare gli impegni, ne va della salute e della serenità dei toscani", ha tuonato ieri sera l'assessore regionale alla sanità Simone Bezzini.
Ma intanto la Toscana è costretta a rivedere l'agenda delle vaccinazioni. Operazioni regolari oggi, domenica: sono confermate tutte le vaccinazioni programmate, di prima somministrazione e di richiamo. Ma da domani il cambio è radicale, drammatico e allarmante. Per ora il cronoprogramma è aggiornato ai primi quattro giorni della settimana. Lunedì, martedì, mercoledì e giovedì, quindi, cancellati con invio di sms tutti gli appuntamenti di prima inoculazione del vaccino. Con le 6.900 che la Regione ritira così dalla prima somministrazione, le 12 mila che aveva di scorta e la ridotta fornitura di Pfizer, a tutti coloro che hanno ricevuto sino ad oggi la prima somministrazione (70 mila persone) sarà garantita la seconda somministrazione. Ma è assai alto il rischio che la sospensione della prime iniezioni debba protrarsi fino a fine mese. Confermato invece che le 5.300 dosi di Moderna in arrivo lunedì saranno iniettate al personale dell'emergenza e dell'urgenza, medici, infermieri e volontari del trasporto.
Una brusca frenata, proprio mentre il coordinatore dell'Agenzia regionale di sanità della Toscana, Fabio Voller, spendeva parole di fiducia in un post su Faebook. "Mancano pochi mesi a questo punto, la luce in fondo al tunnel continua ad avvicinarsi – si legge nel messaggio – Se ci concentriamo sui dati degli ultimi trenta giorni, la Toscana risulta essere la regione che rispetto alle altre mostra i migliori dati nei classici indicatori della diffusione dell'epidemia. Il tasso di casi giornalieri sulla popolazione residente è stabilmente il più basso in Italia dal 28 dicembre (il secondo più basso dal 14 dicembre)".
Un dato positivo viene anche dall'indagine sanitaria nelle scuole: tutti negativi i primi test antigenici effettuati venerdì scorso sugli studenti delle scuole superiori nel territorio della Asl Toscana centro. Il progetto di screening a campione che, da qui a giugno, coinvolgerà sempre le stesse cinque classi (dalla prima alla quinta) di 150 istituti della regione, è intanto partito da alcune scuole pilota: il Buzzi di Prato, il Saffi di Firenze, Forteguerri di Pistoia e il Ferraris di Empoli. In ciascuna scuola sono stati sottoposti a tampone 25 alunni per un totale di 100.
Ieri mattina, infine, nella Rsa Montedomini di Firenze è stata inaugurata la "stanza degli abbracci", caratterizzata da plastiche trasparenti che consentono il contatto fisico in sicurezza tra ospiti e parenti in visita. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, e l'assessore al Welfare e presidente della Società della salute di Firenze, Sara Funaro, hanno inaugurato la "stanza degli abbracci", presente anche negli altri due presidi dell'istituto, incontrando e abbracciando due ospiti della residenza: Dino (74 anni) e Maria Giovanna (91 anni).Original Article
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