“Sarà una squadra bella, con una filosofia precisa: vincere, vincere tanto” racconta Alberto Contador. Al varo della Eolo-Kometa, a Busto Arsizio, l’ottimismo trabocca e Ivan Basso, general manager del team Professional italiano, precisa: “Andremo avanti con la corona grossa”. Obiettivi alti, ma si parte dal basso: dai giovani. Dodici, su venti corridori totali, hanno meno di 25 anni. Il progetto, nato nella categoria Continental nel 2018, fa ora il passo forse decisivo verso le grandi corse del calendario internazionale.
Lo sponsor del wireless e la speranza Giro
Le prime gare in cui il team correrà con la nuova maglia verde-azzurra saranno la Vuelta Valenciana (dal 3 al 7 febbraio) e la Vuelta Andalucia. Il 3 marzo il debutto italiano, nel Trofeo Laigueglia. Lo sguardo però va più in là. Luca Spada, presidente e fondatore di Eolo, azienda italiana leader nel fixed wireless ultra-broadband: “Crediamo fortemente nel progetto e siamo entusiasti di supportare una squadra italiana di giovani talenti. Noi di Eolo condividiamo con il ciclismo la voglia di unire tutto il paese in una sola rete unica. Il Giro d’Italia? Speriamo di sì. Lancio una provocazione: alziamo da 22 a 24 il numero di squadre al via della Corsa rosa, in modo da dare a tutti i team la possibilità di essere presenti in una stagione così complessa come la prossima”. Le Professional non partecipano di diritto alle corse principali del calendario, ma hanno bisogno di una wild card da parte degli organizzatori. Nei prossimi giorni Rcs Sport renderà note le proprie scelte.
Basso: "Tre anni per questo progetto"
Ivan Basso è motivatissimo: “Vogliamo vincere tante corse, arrivare in doppia cifra ed entrare negli ordini d'arrivo importanti. Sono tre anni che lavoriamo a questo progetto e ora arriva il momento in cui prende un’altra forma, un’altra dimensione, un’altra velocità, un’altra speranza. Nella costruzione del team abbiamo cercato di capire se i ragazzi potevano rientrare nei nostri programmi. Fondamentale è che i corridori abbiano scelto di venire da noi, l’attaccamento alla squadra è molto importante. Il valtellinese Alessandro Fancellu è uno dei corridori più talentuosi in Italia. È il ragazzo che meglio potrà rappresentarci nelle grandi corse a tappe. Scalatore, si nota che è nato per correre in bicicletta. Può davvero essere una sorpresa per tutto il nostro movimento ciclistico”. Vent'anni, Fancellu è scalatore di talento: terzo nel durissimo Mondiale juniores 2018, a Innsbruck, è atteso ora al grande salto. "Il nuovo Nibali?" conclude Basso, "lo spero. E' ancora presto, ma i numeri ci sono eccome".
I corridori
Gli italiani Edward Ravasi, Manuel Belletti, Luca Pacioni, Mattia Frapporti, Francesco Gavazzi, Vincenzo Albanese, Luca Wackermann, Lorenzo Fortunato, Alessandro Fancellu, Davide Bais e Samuele Rivi; gli ungheresi Marton Dina e Erik Fetter, gli spagnoli Sergio Garcia Gonzalez, Arturo Gravalos, Alejandro Ropero, Diego Pablo Sevilla e Daniel Viegas e i britannici John Archibald e Mark Christian.
General manager: Ivan Basso
Direttori sportivi: Dario Andriotto, Jesus Hernandez (Spa), Sean Yates (Gbr), Stefano ZanattaOriginal Article
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