Una forte spinta all’acquisto e all’affitto e la previsione di un rimbalzo del mercato, che nel 2021 potrà riportare il comparto immobiliare a livelli vicini a quelli degli anni precedenti recuperando quel 15% di compravendite perse nel 2020 per le cause legate al Coronavirus. Un recupero che in un contesto come quello di Genova e delle sue riviere, dove il numero delle transazioni è sempre abbastanza stabile, nasce da nuovi mercati legati allo sviluppo dello smart working, che hanno portato alla ricerca di case più spaziose e che hanno attratto anche molte persone in "fuga" dalle grandi citta del nord. Una tendenza che a Genova ha privilegiato sopratutto i quartieri di mare, e ha interessato i borghi attorno alla città, facendo diventare stabile un mercato che era prevalentemente estivo. La fotografia tracciata dall’istituto indipendente di studi e ricerche, Scenari Immobiliari, è, quindi quella di un mercato piu dinamico rispetto ad altre parti d’Italia, che è passato dalle 7350 transazioni del 2019 alle 6250 del 2020 ma che è pronto, comunque, a risalire fino alle 6900 compravendite stimate nel 2021. « All’inizio della pandemia c’era un’aspettativa molto negativa – ha ricordato il presidente di Scenari immobiliari, Mario Breglia ma quello che si è visto è che nei mesi in cui è tornata un po’ di normalità c’è stata una ripresa fortissima, molto più di quello che ci si aspettava. Certo, la situazione per adesso resta ancora complesso dal punto di vista tecnico, è più difficile andare a vedere le case, ma la spinta all’acquisto è fortissima. Per questo ci aspettiamo un deciso rimbalzo nel 2021 causato anche da questo accumulo della domanda rimasta inevasa nel 2020. Ci sono poi alcuni fenomeni che riguardano tutta Italia, ma in modo prevalente Genova è la Liguria, che riguardano gli effetti dello smart working. Molti genovesi si sono spostati a lavorare nelle seconde case, in riviera, così come tanti milanesi e lombardi. Noi avevamo già notato questo fenomeno nel corso di un’indagine sui trasferimenti nei piccoli centri che avevamo fatto a ottobre. Era emerso che i contratti per le case vacanza, che normalmente durano un mese, si sono prolungati fino a fine anno e anche oltre. Più che di seconda casa, ormai si può parlare di un’altra prima casa perché viene molto utilizzata anche in periodo extra vacanza. A questo si aggiunge un’altro fattore di pressione forte sul mercato abitativo, che è quello di chi, dopo questo periodo confinamento forzato cerca una casa più bella, più spaziosa, con spazi aperti, luce e vani divisi meglio. Questa è stata una tendenza che si è affiancato a un boom dei lavori di ristrutturazione, anche perché chi non ha i soldi per cambiare casa, grazie al superbonus del 110% pensa a ristrutturare e sistemare la propria abitazione rivisitandola secondo schemi adeguati ai nuovi stili di vita » . Ad aiutare questo dinamismo del mercato c’è, però, anche un altro fattore importante, che è quello legato ai prezzi, che restano abbastanza bassi e stabili sia per le vendite che per l’affitto. «Questo perché è la qualità media del prodotto è abbastanza scadente – spiega Breglia – ma questo è un problema storico di Genova, che non ha nuovi immobili da mettere sul mercato » . Le previsioni per il 2021 sono, comunque, quelle di un rimbalzo: « Ma per approfittarne servono immobili appetibili – continua Breglia – sennò il mercato di ferma o si sposta in altre località. Il Comune ha annunciato parecchi interventi di riqualificazione sulla città, l’operazione Hennebique, gli Erzelli, il Terzo Valico, e sta lavorando molto per raccogliere investitori internazionali, ma non deve dimenticare le case. Genova, se vuole vincere questa partita – conclude Breglia deve offrire case belle, che siano sul mare o in collina, che sono quelle che Milano non ha e che possono garantire una qualita della vita che è uno dei principali punti di forza della città».

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