La battaglia agli "zozzoni" inaugurata a suon di video social dalla sindaca Virginia Raggi entra nel vivo. Il 31 dicembre, prima di congedarsi per il cenone di Capodanno, la giunta ha votato il nuovo regolamento per la gestione dei rifiuti.
Un compendio di norme green che per la prima volta si accompagna a un dettagliatissimo prontuario per le sanzioni. Raccolta differenziata, mascherine, sigarette e rifiuti ingombranti: il vademecum affidato ai vigili urbani e alla nuova figura dell'ispettore ambientale capitolino ( idea 5S ancora da applicare) prevede 48 possibili violazioni e altrettante multe.
All'era del coronavirus si parte dall'abbandono di mascherine e guanti usati: la contravvenzione va da un minimo di 25 euro a un massimo di 500. La stessa somma va pagata da chi verrà pizzicato a conferire rifiuti indifferenziati, plastica e metallo in sacchetti trasparenti o chiusi male. Oppure da chi si libera di oggetti taglienti senza impacchettarli a dovere. Parte da 30 euro e arriva fino a 150, invece, la sanzione per chi abbandona in strada mozziconi di sigarette, sigari o scarti da e-cig.
Multe da 50 a 500 euro per i furbetti del sacchetto che al mattino si imbarcano dall'hinterland con la busta dell'immondizia in macchina. Nella stessa fascia rientrano i danneggiamenti dei cassonetti, il loro spostamento per parcheggiare l'auto o il blocco del conferimento e del ritiro della spazzatura con i posteggi in doppia fila.
Punito anche il mix di frazioni ( per esempio umido con carta o plastica con indifferenziata) o il mancato uso di sacchetti compostabili. Contravvenzione anche in caso di "mancata rimozione e asportazione delle deiezioni animali " e per chi lascia a terra siringhe o le smaltisce correttamente, ma senza coprire l'ago.
Le sanzioni salgono ancora ( da 150 fino a 500 euro) per il conferimento dei rifiuti non differenziato, per l'abbandono dei sacchetti attorno ai cassonetti e quello dei rifiuti ingombranti. La stessa somma va pagata dai proprietari dei banchi o dagli organizzatori dei mercati che non differenziano una volta finita la giornata di lavoro.
Per i centri di raccolta c'è un capitolo a parte: visti i precedenti, con furti di rame e ricettazione di parti di rifiuti tecnologici, è prevista una multa tra i 150 e i 500 euro per chi verrà pizzicato a effettuare "qualsiasi operazione di commercializzazione o permuta " degli scarti portati dai romani nelle isole ambientali.
Infine le telecamere e le fototrappole contro gli "zozzoni" e l'abbandono di rifiuti e la creazione dal nulla di mini- discariche abusive. Sanzione più salata: si parte da 300 euro e si arriva fino 3.000. "Il nuovo regolamento – spiega l'assessora ai Rifiuti, Katia Ziantoni – è uno strumento importante per Roma e recepisce tutte le più importanti normative intervenute in materia ambientale, con il contributo dell'Ispra abbiamo completato la parte riguardante le sanzioni e portato la capitale in prima linea tra le città che hanno recepito le più recenti direttive europee in tema di green economy ".
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