"L'idea è creare un posto in cui ritrovarci, sia 'direttamente' per realizzare i podcast sia 'indirettamente' nei contenuti". Federica, 17 anni, studentessa di quarta al liceo classico Parini racconta perché è nata Radio Parini, che da ieri dà voce agli studenti. "Dopo un anno passato dietro lo schermo del computer abbiamo sentito il bisogno di creare questo strumento, rispolverando il lavoro fatto con il predecessore 'Radiologia'", racconta la ragazza, senza nascondere le difficoltà incontrate per realizzare la prima puntata: "Ciascuno ha registrato la sua parte da casa propria. Non è certo lo scopo del progetto, che punta a coinvolgere più studenti possibile, ma siamo soddisfatti".
Il tema del primo episodio è il nuovo inizio. "Può sembrare retorico" spiegano gli speaker, ma non poteva essere altrimenti "in un momento in cui non abbiamo ben chiaro quando, come e se torneremo a scuola in modo definitivo, in cui la sensazione è di essere tutti sulla difensiva e stanchi di questa situazione". Da qui la decisione di debuttare "il primo gennaio 2021, una data importantissima non solo per la scuola e per la radio – sottolinea Sofia, 14 anni, studentessa di prima – ma per tutti, perché segna la fine di questo difficilissimo 2020 e l'inizio di uno speranzoso 2021". Ad oggi la redazione di Radio Parini è composta da 15 studenti, ciascuno con un compito preciso. Numerosi sono i ragazzi di prima, desiderosi di partecipare alla vita della scuola. In attesa di avere certezze sul rientro, la prossima riunione è fissata online, per metà gennaio.
Intanto è online il primo podcast, che parte ripercorrendo il 2020 appena concluso – dagli incendi che hanno colpito l'Australia a inizio gennaio alla partenza della campagna vaccinale europea, il 27 dicembre, passando per la doppia chiusura delle scuole il 22 febbraio e il 26 ottobre – per poi proporre musica e consigli di libri e film. Nel segno proprio di un nuovo inizio, come a quello "cantato dai Queen in The Show Must Go On – spiega Virginia -. Anche noi abbiamo avuto un inizio piuttosto impegnativo, ma non ci lasceremo abbattere" o quello del protagonista di Il principe della nebbia di Carlos Ruiz Zafon, consigliato da Viola. Prima di ascoltare Here Comes The Sun dei Beatles, con il sole "che arriva a Milano e in Italia in occasione del V-Day, sotto forma di ago e fialetta – aggiunge Gabriele -. Il vero Natale che stiamo aspettando tutti da febbraio".
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