Dopo la pausa natalizia l'Inter riprende il suo cammino in campionato. La squadra di Antonio Conte, seconda a un punto dal Milan capolista, inaugurerà il 2021 della serie A affrontando alle 12:30 al Meazza il Crotone. I nerazzurri vanno a caccia dell'ottava vittoria consecutiva. Alla vigilia della partita, Conte ha risposto alle domande dei cronisti.
Che tipo di gara dobbiamo aspettarci?
"Una partita impegnativa, come penso lo siano tutte nel campionato italiano. Il Crotone è galvanizzato dall'aver chiuso la scorsa stagione con la promozione, e lo scorso anno con una vittoria sul Parma. Bisognerà fare molta attenzione. Ma dobbiamo continuare nella nostra serie positiva".
Lei ha spesso parlato della necessità per l'Inter di tornare a essere credibile. Ottenuto questo risultato, quale messaggio vuole dare ora?
"Noi dobbiamo confermarci fra le squadre che devono provare a vincere, continuando a essere credibili".
Al netto del mercato, questa squadra ha la forza per giocarsela fino alla fine? E come è andata in questo senso la chiacchierata che ha fatto con Zhang martedì scorso?
"Abbiamo il dovere di crederci. Quando giochi o alleni l'Inter, hai il dovere di lottare fino alla fine per dare sempre il massimo. Per quanto riguarda gli incontri fra me e la società, è giusto che rimangano privati, nel rispetto nei confronti di tutti".
Inter, Zhang smentisce ipotesi cessione: "Notizie prive di fondamento"
Si dice sempre di non guardare la classifica, ma ormai abbiamo superato un terzo del campionato. Essere nove punti sopra alla Juventus, che ha una gara in meno, che significato ha?
"È emerso che questo è un campionato equilibrato, in cui devi giocare ogni partita. Non ci sono partite facili. Alla fine emergeranno i valori: il lavoro, l'organizzazione e tutte le altre cose che portano a primeggiare e vincere".
Nainggolan, appena arrivato a Cagliari, ha detto: all'Inter mi sono messo a disposizione ma non mi sono state date possibilità. Come mai non hanno funzionato questi ultimi sei mesi di Radja in nerazzurro?
"Inutile tornare su argomenti passati e parlare di giocatori che non fanno parte dell'Inter. Gli auguro il meglio per questa stagione. Lo abbracciamo e lo salutiamo con affetto".
Sette vittorie di fila e secondo posto in classifica. A Verona s'è vista una versione diversa della squadra. Questa è l'Inter che lei voleva o può ancora migliorare?
"Dopo un anno e mezzo di lavoro insieme, la squadra può permettersi variazioni a partita in corso. Abbiamo anche provato a far giocare Sanchez dietro le punte. L'importante è che i concetti base non subiscano variazioni. Anche quando c'è bisogno di sparigliare e improvvisare, le basi devono restare".
Inter, tornare a vincere è l'imperativo. Conte prepara il sorpasso al Milan
di
Franco Vanni
Giovanni Trapattoni con l'Inter arrivò in testa a metà stagione e disse: è arrivato il momento di credere nella parola scudetto. Così arrivò la stagione dei record. Cosa si aspetta lei dalla sua Inter in questo momento?
"Per me Trapattoni è stato un allenatore e un secondo padre. Faccio gli auguri a lui e famiglia di buon anno. Lui avendo vinto è nella storia dell'Inter, facendo anche il record nella storia dei due punti. Non oso paragonarmi a una simile icona. Ha fatto la storia del calcio. Al tempo stesso, spero di fare qualcosa di importante come ha fatto lui".
A Verona nel finale di partita Vidal è entrato in una posizione più avanzata rispetto al solito. Cosa può dare in più giocando in quel ruolo?
"No, ha giocato nella sua stessa posizione. Cambiano le situazioni in fase di non possesso palla. Il Verona costruiva con tre centrali e due centrocampisti. Per arrivare alla parità numerica abbiamo utilizzato prima Perisic, poi Arturo. Ma la sua posizione è quella. È bravo nella fase di non possesso ed è bravo ad attaccare".
Inter, da Messi all'austerity: e Suning ora potrebbe cedere
di
Enrico Currò
Dopo l'eliminazione dalla Champions League c'era il rischio di un contraccolpo psicologico sulla squadra che invece non c'è stato. Cosa chiede ai giocatori come ulteriore step di crescita della squadra?
"La mia richiesta è sempre quella di migliorarsi, non solo da un punto di vista tecnico tattico ma anche come mentalità, come gestione fuori dal campo. La mia richiesta è sempre molto alta, cerco l'eccellenza. Se si vogliono fare cose straordinarie bisogna essere persone straordinarie".
Commenti recenti