Il Kazakhstan ha abolito la pena di morte, dopo una moratoria sulle esecuzioni in vigore da circa 20 anni. Lo ha indicato un sito ufficiale governativo del paese dell’Asia centrale, un regime autoritario. Il capo dello Stato Kassim-Joart Tokaiev ha firmato la ratifica del protocollo facoltativo del Patto internazionale suo diritti civili e politici. Questo testo, che lo scorso anno ha ricevuto l’ok del Parlamento kazako, obbliga i firmatari ad abolire la pena capitale all’interno dei propri confini nazionali.
Le esecuzioni sono sospese in Kazakhstan dal 2003, ma i tribunali continuano però a comminare sentenze di morte per alcuni reati tra cui quelli per terrorismo.
Grande 4 volte la Francia, il Kazakhstan che è una ex repubblica sovietica conta 18 milioni di abitanti. Nell’ex Urss solo la Bielorussia continua ad applicare regolarmente la pena di morte. La Russia l’ha abolita di fatto senza però averla proibita ufficialmente.
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