Un ricercatore australiano è stato evacuato dalla base in Antartide grazie a uno sforzo congiunto tra Stati Uniti, Cina e Australia. Ci sono voluti cinque giorni, navi, elicotteri e aerei, perché i tre Paesi riuscissero a creare le condizioni giuste per metterlo in salvo sulla via di casa. Ma soprattutto la collaborazione tra le tre nazioni. Le condizioni di salute dell'uomo non sono state rese note ma sembra che non si tratti del Covid.
L'operazione ha coperto un'area di migliaia di chilometri. "È stata l'evacuazione medica tra le più impegnative e complesse che io riesca a ricordarmi", ha detto Kim Ellis, direttore della divisione antartica australiana. "L'Antartide unisce davvero le nazioni per sostenersi a vicenda", ha detto Ellis.
Quando qualche giorno fa si è capito che l'uomo aveva bisogno di un aiuto medico urgente, sono iniziate le ricerche per l'evacuazione, rese difficili dalla posizione del ricercatore che al momento della malattia si trovava alla stazione Davis, lontano dall'aeroporto e non raggiungibile se non per via aerea.
Senza velivoli a disposizione per una politica di contenimento del Covid, gli australiani avevano per forza bisogno di aiuto. La sorte li ha aiutati: nelle vicinanze della base transitava la nave rompighiaccio cinese Xue Long 2, diretta alla stazione di Zhongshan. Contattati, i cinesi hanno subito schierato gli elicotteri per trasferire una squadra nell'entroterra e costruire una pista di atterraggio, quella che sarebbe servita agli americani e ai loro velivoli Basler.
Antarctic ice runways under construction for medevac
Work has begun on constructing two #Antarctic ice runways to use in the medevac of a patient from Australia’s Davis research station.
More information here ??https://t.co/N90K6s1Nfn
?? Dan Dyer pic.twitter.com/qvujccKicj— antarctica.gov.au (@AusAntarctic) December 21, 2020
Gli Stati Uniti hanno volato per 2200 chilometri dalla stazione Usa di McMurdo fino all'aerodromo australiano, hanno prelevato un medico e lo hanno trasportato alla stazione Davis per un primo soccorso al malato. Il ricercatore è quindi stato portato indietro dagli americani e imbarcato su un volo diretto in Australia.
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