LA SPEZIA – Davide Ballardini non poteva cominciare in modo migliore la sua quarta avventura alla guida del Genoa. Il ritorno in panchina del 56enne tecnico ravennate, chiamato dal presidente Enrico Preziosi al posto di Rolando Maran esonerato dopo il ko di domenica a Benevento, coincide infatti con il ritorno al successo del Grifone: dopo 12 gare di astinenza i rossoblù (in precedenza vittoriosi 4-1 alla prima giornata con il Crotone) riassaporano il gusto dei 3 punti sotto l'Albero, evitando così di eguagliare il record negativo del club, e lo fanno in un match di vitale importanza, sul terreno dello Spezia. Era un passaggio chiave quello del 'Picco', un incrocio da non sbagliare, e in un derby ligure assai delicato alla luce della classifica Criscito e compagni rispondono presente, imponendosi per 2-1 in rimonta e mostrando un piglio ben diverso sul piano della compattezza e dello spirito di sacrificio rispetto alle precedenti uscite.
<< La cronaca della partita >>
Ballardini si affida all'esperienza e la scelta paga
La scossa che la dirigenza genoana si aspettava c'è dunque stata, con un'affermazione esterna che consente di salire a quota 10, lasciandosi alle spalle Torino e Crotone e portandosi in scia proprio agli Aquilotti, quartultimi in classifica. Agli uomini di Italiano, che dopo l'ampio turn over adottato a San Siro contro l'Inter è tornato a schierare l'undici titolare, non è bastato il settimo centro personale di Nzola, che sbloccando il match aveva un po' illuso la matricola ligure in un testa a testa a tratti simile a una partita a scacchi, con mosse e contromosse da parte delle due panchine. Sul piano del gioco lo Spezia si è confermata una bella realtà, ma nell'ultimo incontro del 2020 ha pagato dazio alla maggior esperienza degli avversari, una delle componenti su cui ha puntato il neo allenatore, chiamato ad esordire dopo nemmeno due allenamenti alla guida del Genoa. Oltre al cambio di modulo, con passaggio al 3-5-2, la scelta di Ballardini di affidarsi ad elementi navigati in questo momento così delicato ha pagato in moneta sonante e il Grifone può quindi passare delle festività con qualche patema in meno, per poi nel nuovo anno puntare a risalire terreno.
Nzola illude lo Spezia dopo 10 minuti
Eppure il match era iniziato in salita per i rossoblù, costretti a inseguire già dopo dieci minuti. Bella azione manovrata dei padroni di casa, al termine della quale Gyasi, da destra, mette al centro un pallone invitante, sul quale Nzola di esterno sinistro anticipa tutti e beffa Perin (settimo gol in serie A per l'attaccante francese).
Destro risponde subito
Immediata è però la reazione genoana, con Destro che, scattato sul filo del fuorigioco, supera Provedel in uscita, trovando poi sulla strada Chabot. Il pareggio arriva comunque al quarto d'ora, con lo stesso attaccante (4° centro personale) pronto a girare di prima in rete un preciso assist di Pandev (partita numero 456 in serie A), dopo una travolgente iniziativa personale. Seguendo le indicazioni di Ballardini, il Genoa concede pochi spazi al gioco avvolgente dei bianconeri, che si fanno vivi dalle parti di Perin solo con un paio di conclusioni da fuori.
Rigore dopo il Var: Criscito non sbaglia
Complice la stanchezza, è meno vibrante e intensa la ripresa, che si apre con Terzi al posto dell'ammonito Chabot al centro della difesa spezzina. Una mossa che non ha sortito gli effetti sperati, anzi proprio Terzi, a metà frazione, è stato protagonista dell'episodio svolta, quando è andato in contrasto in area su Behrami, lanciato dal solito Pandev. In un primo momento Massa lascia proseguire (ammonendo anche Destro per proteste), poi dopo l'intervento del Var va a rivedere le immagini concedendo il rigore al Genoa, trasformato da capitan Criscito.
Aquilotti ancora senza successi interni
Nel finale, dopo una serie di cambi, con generosità lo Spezia prova a recuperare ma solo il neo entrato Bartolomei si avvicina al 2-2 (sinistro di poco a lato). Masticano amaro dunque Italiano e i suoi uomini, che si fanno rimontare e cadono in casa dove non hanno ancora vinto, mentre il Grifone festeggia un blitz scacciacrisi, che può rappresentare una svolta.
SPEZIA – GENOA 1-2 (1-1)
SPEZIA (4-3-3): Provedel; Vignali, Erlic, Chabot (1' st Terzi), Marchizza; Estevez (30' st Bartolomei), Ricci (39' st Piccoli), Maggiore (29' st Deiola); Gyasi, Nzola, Farias (16' st Mastinu). (12 Krapikas, 4 Acampora, 7 Sala, 10 Agoume, 20 Bastoni, 26 Pobega, 34 Ismajili). All.: Italiano.
GENOA (3-5-2): Perin; Masiello, Radovanovic, Criscito; Ghiglione (18' st Zappacosta), Lerager (19' st Zajc), Badelj, Behrami (29' st Rovella), Czyborra; Pandev (29' st Scamacca), Destro (38' st Pjaca). (32 Paleari, 38 Zima, 5 Goldaniga, 90 Dumbravanu, 13 Bani, 61 Shomurodov, 24 Melegoni). All.: Ballardini.
ARBITRO: Massa di Imperia.
MARCATORI: nel pt 10' Nzola (S), 16' Destro (G); nel st 28' Criscito (G) rig..
AMMONITI: Erlic (S), Chabot (S), Pandev (G), Ghiglione (G), Terzi (S) e Zajc (G) per gioco falloso, Destro (G) per proteste.
ANGOLI: 4-2 per lo Spezia.
RECUPERO: pt 0', st 5'+1'.
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