Il ministero degli Interni ha inviato una circolare ai prefetti, firmata dal capo di Gabinetto, Bruno Frattasi, fornendo indicazioni sulle misure adottate con l’ultimo decreto legge (172/2020) per fronteggiare la possibile diffusione del Covid durante le festività, ribadendo l’importanza di garantire “i controlli lungo le arterie stradali e in ambito cittadino, per prevenire possibili violazioni alla restrizioni alla mobilità ovvero situazioni di assembramento e di mancata osservanza del distanziamento sociale”. Per spostarsi bisogna utilizzare l'autocertificazione: il modulo non è cambiato, ma nella parte descrittiva occorre specificare la situazione in cui ci si trova. Per esempio specificando che si sta andando in visita da amici come consentito dalla normativa.
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Area rossa
“Ferme restando le disposizioni già introdotte dal decreto del 2 dicembre” spiega la circolare, “dal 24 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi e prefestivi si applicano sull'intero territorio nazionale le misure previste per la cosiddetta “area rossa”, cioè i territori caratterizzati da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto (scenario di tipo 4). Ne consegue che gli spostamenti sono consentiti ricorrendo “comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute attestabili tramite autodichiarazione”.
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Area arancione
Nei giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio 2021 si applicano sul’intero territorio nazionale le misure previste “per l’area arancione” cioè i territori caratterizzati da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto (scenario di tipo 3)”. Rispetto al divieto di mobilità intercomunale che vige nella cosiddetta area arancione, però, la disposizione consente, in via derogatoria, negli stessi suindicati giorni, gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini”. Il dato demografico, precisa la circolare, riguarda il comune di provenienza, non quello in cui si è diretti: con l’eccezione però dei capoluoghi di provincia, verso i quali invece non ci si può dirigere.
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Gli spostamenti in case private
Tra il 24 dicembre e il 6 gennaio inlotre è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, ubicata nella medesima regione, una sola volta al giorno; in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22 e nei limiti di due persone. Non vengono ricompresi, in tale limite numerico, i minori di 14 anni sui quali le persone interessate allo spostamento esercitino la potestà genitoriale e le persone disabili o non autosufficienti con esse convivente.
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Il rientro a casa
Oltre allo spostamento per raggiungere l'abitazione privata di destinazione deve intendersi consentito anche quello finalizzato al rientro presso la propria abitazione, domicilio o residenza, fermi restando i divieti di spostamento in orario serale è notturno. Per quelli fuori dal proprio comune la ragione giustificativa potrà essere addotta tramite ricorso alla autodichiarazione, nella parte in cui si fa riferimento a "motivi ammessi dalle vigenti normative''.
Le funzioni religiose
Il ministero ribadisce inoltre che “l'accesso ai luoghi di culto e la partecipazione alle funzioni religiose restano comunque consentite: anche in questi casi troveranno peraltro applicazione i limiti orari imposti dal cosiddetto coprifuoco".
Il volontariato
Sono consentiti, senza limiti di orario, gli spostamenti che si riconnettono ad attività assistenziali svolte, nell'ambito di un'associazione di volontariato: per lo spostamento legato a tali attività potrà addursi a motivo giustificativo l'espletamento del servizio di volontariato sociale.
Controlli e sanzioni
Quanto alle sanzioni, “si raccomanda la consueta puntuale attenzione nell’assicurare la predisposizione di efficaci servizi volti a garantire la corretta osservanza delle misure, in particolare per ciò che riguarda i controlli lungo le arterie di traffico e in ambito cittadino, al fine di prevenire possibili violazioni alle restrizioni alla mobilità ovvero situazioni di assembramento e di mancato rispetto del distanziamento interpersonale”.
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