I commenti offensivi sui social. E le pesanti insinuazioni in tv, nei talk show della sera. Con due distinte querele, la vittima del sequestro e delle violenze sessuali di Alberto Genovese alla "Terrazza sentimento" del 10 ottobre, ha deciso di denunciare Daniele Leali, l'organizzatore delle feste indagato per spaccio, rientrato tre giorni fa da Bali. La prima querela, depositata dall'avvocato Luigi Liguori nei giorni scorsi, pone all'attenzione della procura le "stories" di Instagram. Nei messaggi, che scompaiono dal social network dopo ventiquattrore, Leali più che chiedere conto al suo amico delle venti ore di violenza nella sua camera da letto, mette in dubbio l'autenticità della denuncia della vittima. Un post che scatena una sequela di commenti offensivi da parte di un indistinto numero di utenti.
Caso Alberto Genovese, tornato in Italia Daniele Leali: l'amico dell'imprenditore accusato di spaccio di droga era a Bali
La seconda denuncia riguarda invece le dichiarazioni che hanno visto protagonista di nuovo Leali domenica sera, nell'ultima puntata di Non è l'Arena. Se da un lato ha detto di "condannare lo stupro", dall'altro ha continuato a insinuare dubbi sulla vittima, nonostante la violenza sia registrata integralmente dalle stesse telecamere dell'appartamento di Genovese. "Dopo questo evento ha avuto venticinque giorni di prognosi, ma dieci giorni dopo era di nuovo in giro per locali a far festa, è un dato di fatto", ha insistito.
L'amico di Genovese indagato per spaccio: "Era una bella festa finita male. Ho rivisto la ragazza, mi ha abbracciato"
di
Luca De Vito
A poco sono servite le repliche di psicologi e commentatori che hanno spiegato come reagire a una tragedia come quella vissuta dalla diciottenne sia una dinamica ricorrente nei casi di stupro. Quando molte vittime provano a reagire, nonostante il trauma subito. Ancora, Leali ha definito la diciottenne "tossicodipendente". E come a voler insinuare che sia stata in qualche modo consenziente, ha parlato di "abbracci tra lei e Genovese". "Dalla visione delle telecamere – ha detto – si evince che dopo i rapporti sessuali va a fare una doccia e torna nel letto".
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Una ricostruzione che non trova riscontri nelle indagini del procuratore aggiunto Letizia Mannella e del pm Rosaria Stagnaro. Tanto che il gip, nel fermo che ha mandato Genovese in carcere, parla della ragazza come di "una bambola di pezza" nella mani del suo violentatore. Tutte le dichiarazioni della trasmissione – alla quale a un certo punto è intervenuta anche la fidanzata di Leali – ora finiranno in una seconda denuncia.
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