NAPOLI – È un ritiro punitivo e a imporlo alla sua squadra è stato Rino Gattuso, su tutte le furie per la sconfitta e soprattutto per la prestazione deludente del Napoli all'Olimpico, contro la Lazio. Era la seconda trasferta in quattro giorni e gli azzurri l'hanno archiviata con un altro ko, molto diverso per le sue modalità rispetto a quello precedente di San Siro, con l'Inter. Stavolta infatti la squadra si è arresa quasi senza battersi e ha fatto un improvviso e colpevole passo indietro, che non si può imputare soltanto alle assenze pesanti di Insigne, Mertens e Osimhen. La qualità del gioco si è abbassata di colpo e nemmeno dal punto di vista caratteriale c'è stata una reazione decorosa da parte di Koulibaly e compagni. Per questo Ringhio ha perso la pazienza e deciso che i giocatori dovranno preparare in clausura la sfida di mercoledì sera al Maradona contro il Torino, ultimo atto di un 2020 pieno zeppo di alti e bassi.
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di
Jacopo Manfredi
È la discontinuità il tallone d'Achille del Napoli e perfino un "martello" come Gattuso sta facendo fatica a invertire questa penalizzante tendenza. Appena il tecnico calabrese molla un po' la presa, infatti, la sua squadra scende di livello e paga dazio con prestazioni sotto tono, come quella dell'Olimpico. Non c'entra il modulo, visto che contro la Lazio sono stati alternati il nuovo 4-2-3-1 e il vecchio 4-3-3. È una questione di mentalità e per questo scatterà il ritiro punitivo alla vigilia di Natale, propedeutico nei piani di Ringhio a una prova più convincente con il Torino.
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Le due sconfitte in quattro giorni contro Inter e Lazio hanno ridimensionato classifica e ambizioni del Napoli, alle prese anche con una lunga serie di infortuni. All'Olimpico si sono fermati altri due big: fastidio muscolare per Koulibaly e forte contusione alla gamba per Lozano. Nulla di grave, ma entrambi sono ovviamente in dubbio per il Torino. Rientrerà invece dopo la squalifica Lorenzo Insigne e dovrà essere proprio il capitano a guidare la riscossa degli azzurri, che hanno bisogno di chiudere a tutti i costi il 2020 con una vittoria. Una spinta psicologica potrebbe arrivare dal ricorso di De Laurentiis al Coni contro lo 0-3 a tavolino con la Juventus e la penalizzazione (-1) in classifica. Sarà discusso martedì pomeriggio davanti alle Sezioni Unite del Collegio di Garanzia. Il presidente spera di ribaltare in terzo grado le due precedenti sentenze negative: del giudice sportivo e della Corte d'appello Federale. Intanto pure lui ha condiviso la scelta di Gattuso di portare tutti in ritiro. C'è bisogno di una scossa.
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