Solo ottanta euro per foulard e pochette di Chanel, Gucci, Armani, Burberry e Louis Vuitton. Da abbinare anche con una mascherina che ne costava 7. Da acquistare online e spedire in ogni parte di Italia. I due “ateliers” di marchi contraffatti si erano organizzati per le offerte natalizie ma non avevano fatto i conti con la guardia di finanza che ha smantellato i due laboratori clandestini nel Torinese, denunciato nove persone per frode e sequestrato articoli per 4 milioni di euro. Si parla di un volume di affari di oltre 3 milioni.
I laboratori si trovavano in abitazioni di Barriera di Milano a Torino e a Settimo Torinese, luoghi insospettabili, ed erano specializzati nei marchi di lusso contraffatti. Erano una quarantina le case di moda riprodotte, soprattutto per le mascherine. I finanzieri della Compagnia di Chivasso, insieme con i Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego di Torino, hanno trovato oltre 600mila marchi contraffatti a stampa sublimato sul tessuto che sono stati sequestrati, insieme a migliaia di metri di filato e a tre macchinari. Sequestrati anche 80 mila accessori con false indicazioni sulla composizione in perla, zircone, ematite e grafite, e oltre un milione di articoli di bigiotteria e accessori non sicuri.
L’indagine è partita dai social dove due donne vendevano in una pagina ad hoc prodotti di lusso in kit abbinati. A gestire gli opifici illegali erano infatti due cinquantenni italiane: usavano macchinari all’avanguardia per ridurre al minimo la differenza tra i prodotti originali e quelli contraffatti. Da Torino le perquisizioni disposte dalla Procura hanno toccato Prato, Vicenza, Viterbo, Napoli e Caserta, risalendo ai fornitori dei tessuti e sequestrano un milione di ulteriori marchi contraffatti a stampa sublimatica diretta su tessuto, circa 350 mila mascherine facciali non conformi e 180 mila filtri in Tnt e25 macchinari specializzati.
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