FERRARA – La Procura di Ferrara contesta al vicesindaco Nicola "Naomo" Lodi e al consigliere Stefano Solaroli, entrambi esponenti della Lega, il reato di istigazione alla corruzione in concorso. Lo scrivono i giornali locali. I due risultano indagati in concorso per la vicenda che nel gennaio scorso aveva sollevato un polverone politico: un posto di lavoro offerto alla consigliera "scomoda" Anna Ferraresi (ora passata a Gruppo Misto) in cambio delle sue dimissioni dal consiglio comunale. Un caso scoppiato dopo la diffusione di un audio – dalla trasmissione di La7 'Piazza Pulita' – registrato dalla stessa consigliera nel quale Solaroli le proponeva un impiego a tempo indeterminato per 1.400 euro al mese che le venne presentato come incompatibile con il ruolo di consigliera. Da qui la necessità di dimettersi dal consiglio.
Durante la conversazione registrata, Solaroli aveva tirato in ballo sia il vicesindaco Nicola Lodi che il sindaco Alan Fabbri. Quest'ultimo non è indagato, perché gli inquirenti ritengono che sia estraneo ai fatti e all'intento corruttivo. Lodi si ribadisce "totalmente estraneo ai fatti" e parla di "natura strumentale della vicenda": "Sappiamo bene che c'è un'azione di contrasto duro, con utilizzo di esposti per attaccare una linea politica. Decine gli esposti, alcuni sono già archiviati".
Dall'audio, secondo l'accusa, si evincerebbe invece che il vicesindaco Lodi era consapevole dello "scambio" tra l'offerta del lavoro e la rinuncia al ruolo di consigliera ("Nicola è d'accordo"). "Stiamo acquisendo elementi e testimonianze rilevanti sulla vicenda", dice l'avvocato Carlo Bergamasco che difende Solaroli. Mentre Ciriaco Minichiello, legale che assiste il vicesindaco Lodi, dichiara: "Attendiamo di essere convocati dalla magistratura per fornire la nostra versione e dimostrare l'estraneità ai fatti del mio assistito".Original Article
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